петък, 30 април 2010 г.
la loggia del secondo piano della Ca' d'Oro
Лоджата на втория етаж на Ка` д`Оро с една съвременна работа от гостуващата тематична изложба AQUA Вода. Не видях името на автора, но затова пък се знае, капителите на колоните са дело на Николò Романело в средата на ХV век.
Anche qui mi sento in dovere di scrivere "by Courtesy of" quel simpaticissimo signore custode nel portego al secondo piano nobile di Ca' d'Oro. Devo dire che anche quello nel primo piano nobile era un amore. Le opere che facevano parte della mostra che aveva come oggetto l'ACQUA non si potevano fotografare (chi le voleva nell'archivio di immagini doveva comprarsi il catalogo) ma il custode è stato gentilissimo di permettermi di fare delle foto nella loggia facendo finta di non accorgersi che prendevo anche l'opera fatta di pesci e collocata lì.
Anche qui mi sento in dovere di scrivere "by Courtesy of" quel simpaticissimo signore custode nel portego al secondo piano nobile di Ca' d'Oro. Devo dire che anche quello nel primo piano nobile era un amore. Le opere che facevano parte della mostra che aveva come oggetto l'ACQUA non si potevano fotografare (chi le voleva nell'archivio di immagini doveva comprarsi il catalogo) ma il custode è stato gentilissimo di permettermi di fare delle foto nella loggia facendo finta di non accorgersi che prendevo anche l'opera fatta di pesci e collocata lì.
il gatto che ha covato un uovo, fotografato da Fausto
© photo by Fausto Maroder
Quando Fausto ci ha presentato i gatti di Venezia lui ha fatto un gioco di parole scegliendo quattro gatti per far riferimento agli abitanti di Venezia che oggi sono 60 000 e diminuisco sempre di più con l'influsso degli ospiti nella città lagunare. Una volta i gatti erano molto importanti per Venezia nei secoli d'oro del grandi successi commerciali della Serenissima perché grazie a loro si poteva contare sulla sicurezza delle corde sulle gallere e tutti i tipi di navi. Infatti proprio i gatti nelle Corderie dell'Arsenale e sulle navi veneziane sia balliche che gallere piene di merce, proprio i gatti svolgevano la funzione di sistemi di controllo e di sicurezza. Furono anche attenti costodi nella Biblioteca Marciana e nelle numerose e grandi biblioteche private nei palazzi veneziani. Oggi dicono che i gatti di Venezia non si possano più vedere e che siano quasi scomparsi. Però Fausto ne ha fotografato quattro e le foto le ha pubblicate in un post nel suo blog a cui ha datto il titolo "quattro gatti a Venezia", un titolo che ricorda un detto italiano che si usa per una città o cittandina con pochi abitanti. Se cliccate sul link verso il post originale di Fausto vedrete anche il gatto Unocchiosolo che nasconde silenzioso il segreto cosa gli aveva costato un occhio della testa.
cliccate qui per vedere il post originale di Fausto
http://alloggibarbaria.blogspot.com/2010/04/quattro-gatti-venezia.html
Quando Fausto ci ha presentato i gatti di Venezia lui ha fatto un gioco di parole scegliendo quattro gatti per far riferimento agli abitanti di Venezia che oggi sono 60 000 e diminuisco sempre di più con l'influsso degli ospiti nella città lagunare. Una volta i gatti erano molto importanti per Venezia nei secoli d'oro del grandi successi commerciali della Serenissima perché grazie a loro si poteva contare sulla sicurezza delle corde sulle gallere e tutti i tipi di navi. Infatti proprio i gatti nelle Corderie dell'Arsenale e sulle navi veneziane sia balliche che gallere piene di merce, proprio i gatti svolgevano la funzione di sistemi di controllo e di sicurezza. Furono anche attenti costodi nella Biblioteca Marciana e nelle numerose e grandi biblioteche private nei palazzi veneziani. Oggi dicono che i gatti di Venezia non si possano più vedere e che siano quasi scomparsi. Però Fausto ne ha fotografato quattro e le foto le ha pubblicate in un post nel suo blog a cui ha datto il titolo "quattro gatti a Venezia", un titolo che ricorda un detto italiano che si usa per una città o cittandina con pochi abitanti. Se cliccate sul link verso il post originale di Fausto vedrete anche il gatto Unocchiosolo che nasconde silenzioso il segreto cosa gli aveva costato un occhio della testa.
cliccate qui per vedere il post originale di Fausto
http://alloggibarbaria.blogspot.com/2010/04/quattro-gatti-venezia.html
uno dei gatti di Daisuke fotografato da Anna Livia
Dorme sul davanzale della stessa piccola finestra della quale qui vedete il numero, Anna Livia l'aveva preso al sestiere di Cannaregio vicino al Ponte Chiodo e ne aveva pubblicato due foto (quella sottostante e un'altra che vedrete nel suo post originale se cliccate sul link che do sotto) e dopo aver visto i gatti di Daisuke Ido (quelli scelti da me quando ho deciso di parlarvi dei gatti che gli piacevano) mi ha mandato le sue tre foto in un'email. Devo dire che quando avevo visto la sua foto, quella di Anna Livia con la scritta davanti al gatto GRATIS FREE TAKE AWAY avevo pensato che si potesse prendere il gatto! E non me ne sono accorta dei libretti se erano stati posati sul davanzale della finestra.
Comunque ora vedete il numero, sapete la contrada al sestiere di Cannareggio (vicino al Ponte Chiodo) e se passate da lì potete vederlo e fotografarlo anche voi quel gatto veneziano. In bocca al lupo ai tutti gli amanti dei gatti di Venezia!
photos © by AnnaLivia
il post originale di AnnaLivia
четвъртък, 29 април 2010 г.
Visite guidate in Ca' Foscari
L'Università Ca' Foscari di Venezia apre le porte ai visitatori di tutto il mondo con l'avvio di un nuovo servizio di visite guidate alla propria sede storica nel cuore di Venezia.
Attraverso un affascinante percorso, sarà possibile ammirare i cortili, le logge gotiche, l'Aula Baratto progettata da Carlo Scarpa e le più recenti scoperte e soluzioni tecnologiche valorizzate dal recente restauro in uno speciale connubio tra studio, arte e storia.
Orario: mattina lunedì, giovedì e venerdì ore 11.30
pomeriggio dal lunedì al venerdì ore 16.00
appuntamento al pianoterra di Ca' Foscari
Tariffe: intero 4 €, ridotto 3 € (le modalità per ottenere le riduzioni sono indicate nel sito www.unive.it/visita)
Biglietti: acquistabili presso l'Ufficio Relazioni con il Pubblico 15 minuti prima dell'inizio della visita
Per gruppi (min 10 persone max 25) è obbligatoria la prenotazione via web sul sito www.unive.it/visita
Especially for Christina: le tre figure di Henry Moore
сряда, 28 април 2010 г.
Se la forma scompare la sua radice è eterna (Mario Merz)
"Aко формата изчезне нейният корен е вечен" гласи неоновият надпис на Марио Мерц на стената с бръшлян в градината със скулптури от колекцията на Пеги Гугенхайм, събирана и оставена за вечността в закупения от нея палацо Вениер деи Леони. На преден план са три женски фигури на Хенри Мур и една издължена на Джакомети.
Mario Merz and his Fibonacci Sequence
Mario Merz (1925-2004) Fibonacci Seguence, 2002, neon
Questa opera era stata posta sulla facciata del museo Fortuny ed era visibile sopratutto al buoi. Io, naturalmente l'ho letto dopo essermi tornata a Sofia, immaginate come mi sentivo, conoscevo abbastanza Mario Merz come artista, Ivo avevo scritto per la seguenza di Fibonocci in una sua poesia dieci anni fa, avevo pagato 10euro per visitare la mostra in palazzo Fortuny (dove non avevo raggiunto una video opera di Bil Viola) e le ultime due notti in luglio a Venezia le abbiamo trascorse in Hotel San Giorgio che occupa un'ala di questo palazzo una volta Pesaro, ora Fortuny. Dunque non mi sentivo molto fortunata, anzi, ero un po' arrabbiata con me stessa). Però in novembre ci siamo tornati e l'ultima sera siamo scesi dal vaporetto a Sant'Angelo e allora ho fatto queste due foto della facciata del palazzo Fortuny con i numeri di Fibonacci scritti con neon da Mario Merz. Dicciamo che sono stata fortunata.
IN-FINITUM
Palazzo Fortuny, Venezia
06.06 - 15.11.2009
Questa opera era stata posta sulla facciata del museo Fortuny ed era visibile sopratutto al buoi. Io, naturalmente l'ho letto dopo essermi tornata a Sofia, immaginate come mi sentivo, conoscevo abbastanza Mario Merz come artista, Ivo avevo scritto per la seguenza di Fibonocci in una sua poesia dieci anni fa, avevo pagato 10euro per visitare la mostra in palazzo Fortuny (dove non avevo raggiunto una video opera di Bil Viola) e le ultime due notti in luglio a Venezia le abbiamo trascorse in Hotel San Giorgio che occupa un'ala di questo palazzo una volta Pesaro, ora Fortuny. Dunque non mi sentivo molto fortunata, anzi, ero un po' arrabbiata con me stessa). Però in novembre ci siamo tornati e l'ultima sera siamo scesi dal vaporetto a Sant'Angelo e allora ho fatto queste due foto della facciata del palazzo Fortuny con i numeri di Fibonacci scritti con neon da Mario Merz. Dicciamo che sono stata fortunata.
IN-FINITUM
Palazzo Fortuny, Venezia
06.06 - 15.11.2009
Още две остриета
Първото определено не е много остро.
Via Garibaldi, единствената via "улица" във Венеция започва оттук, специално за създаването й е засипан един канал, който от един момент нататък изниква. Ако ще се разхождате по нея, стигнете до там където Виа Гарибалди практически свършва разделена на Фондамента Сант`Ана и фондамента Сан Джоакино разделени от Рио ди Сант`Ана. Много хубаво да се седне на някоя от външните маси по виа Гарибалди, ако сте си избрали хубаво място ще виждате и двата купола на бароковия шедьовър на Балдасаре Лонгена - църквата Санта Мария дела Салуте.
А това е Riva, "брега", както е наричана широката алея покрай залива Сан Марко, широка алея, която прави плавен завой покрай залива и по която няма нито дървета, нито спомен за коли, но там често може да видите на котва някои наистина впечатляващи яхти. Разходката по цялата Рива, от моста след Двореца на дожите до градините всъщност може да се окаже изненадващо дълга и уморителна, а ако вървите пеша и в двете посоки и сте решили да стигнете до обществените градини или до градините на Биеналето. Да не говорим как ще заболят краката накрая, ако сте отишли да разгледате павилионите на различните страни по време на Венецианското биенале, което е най-старото и най-важно световно изложение за съвременни визуални изкуства, провежащо се на всеки две години (и затова е "Биенале"). Но за Биеналето на визуалните изкуства, което започва от юни и миналата 2009 годинa продължи до 22 ноември ще разкажа на друго място. От втората половина на 70те години се провежда и Биенале по архитектура, което по традиция започва в средата на септември и трае значително по-малко, вероятно до средата или края на ноември.
Kолкото и да изглежда странно, тези две снимки са направени в пъpвите дни на ноември.
Via Garibaldi, единствената via "улица" във Венеция започва оттук, специално за създаването й е засипан един канал, който от един момент нататък изниква. Ако ще се разхождате по нея, стигнете до там където Виа Гарибалди практически свършва разделена на Фондамента Сант`Ана и фондамента Сан Джоакино разделени от Рио ди Сант`Ана. Много хубаво да се седне на някоя от външните маси по виа Гарибалди, ако сте си избрали хубаво място ще виждате и двата купола на бароковия шедьовър на Балдасаре Лонгена - църквата Санта Мария дела Салуте.
А това е Riva, "брега", както е наричана широката алея покрай залива Сан Марко, широка алея, която прави плавен завой покрай залива и по която няма нито дървета, нито спомен за коли, но там често може да видите на котва някои наистина впечатляващи яхти. Разходката по цялата Рива, от моста след Двореца на дожите до градините всъщност може да се окаже изненадващо дълга и уморителна, а ако вървите пеша и в двете посоки и сте решили да стигнете до обществените градини или до градините на Биеналето. Да не говорим как ще заболят краката накрая, ако сте отишли да разгледате павилионите на различните страни по време на Венецианското биенале, което е най-старото и най-важно световно изложение за съвременни визуални изкуства, провежащо се на всеки две години (и затова е "Биенале"). Но за Биеналето на визуалните изкуства, което започва от юни и миналата 2009 годинa продължи до 22 ноември ще разкажа на друго място. От втората половина на 70те години се провежда и Биенале по архитектура, което по традиция започва в средата на септември и трае значително по-малко, вероятно до средата или края на ноември.
Kолкото и да изглежда странно, тези две снимки са направени в пъpвите дни на ноември.
un altro percorso illustrato verso The Edge
Si scende dal vaporetto a Sant'Angelo
Scesi da linea 1 del vaporetto a Sant'Angelo vi farà impressione senz'altro la Corte dell'Albero, che si apre in forma irregolare, tra alti palazzi. Io avevo scattato il primo che mi aveva fatto impressione e qualche giorno fa ho visto una foto di Daisuke Ido di questo palazzo "moderno" costriuto in stile veneto-bizantino al primo decenio del Novecento.
Corte dell'Albero viene denominato così forse perché una volta lì c'era un albero.
Questa è la foto di Daisuke Ido e questo edificio è casa Nardi, interessante esempio di complesso abitativo in stile "veneto-bizantino", consturito ai primi anni del Novecento su un progetto degli architetti G. Alessandri e V. Fantucci, del 1913.
© photo by Daisuke Ido
Scendendo alla fermata di Sant'Angelo e percorrendo Corte dell'Albero noi andavamo sempre in una delle due direzioni verso l'antico palazzo gotico appartenuto alla famiglia Pesaro e all'inizio del Novecento acquistato da Mariano Fortuny ed oggi sede del Museo Fortuny. E andando sempre verso il Ponte de l'Albero sopra al Rio di Ca' Corner seguito dal Ponte Michiel sopra al Rio de Ca' Michiel raggiungevamo il grande edificio quattrocentesco del ex palazzo Pesaro degli Orfei poi Palazzo Fortuny per diventare alla fine Museo Fortuni (entrata 10 euro, per residenti 6 euro, "museo da donne" come l'ha definito Matteo che da studente lavorava lì per una settimana) e così sempre percorrendo calle Pesaro per poi dar sempre un'occhiata della facciata con gli archi gotici della facciata per tornare nel nostro abergo (L'hotel San Giorgio che occupa un'ala dell'antico palazzo appartenuto una volta alla ricca famiglia Pesaro).
Poi mi sono pentita di non aver mai percorso l'altro ponte andando nell'altra direzione. Con Ivo non siamo mai andati verso la Piscina di San Samuele, non abbiamo visto nè The Edge di Daisuke Ido, nè la casa del Veronese. Così non abbiamo percorso nè visto i due ponti di ferro degli anni trenta forse del Novecento - Ponte del Pestrin e Ponte Piscina San Samuele, legati con la fondamenta pendente, non abbiamo visto Rio dell'Angelo, che poi diventerà il mio rio preferito...
Tutte queste cose che vedete qui in foto le vedrete se prendete l'altra direzione dal Corte dell'Albero (scritto sul nissioleto Corte de l'Alboro) se mi ricordo bene. Troverete Corte Lucatello quando raggiungete il Ponte del Pestrin.
I link che allego sono due. Il primo è per il sito dei ponti di Venezia.
Il secondo link vi porterà diretamente in sestiere di San Marco dove troverete tra i 44 ponti in questo sestiere centrale i due ponti in ferro collegati con la fondamenta pendente e se guardate bene potrete anche trovare The Edge un edificio chiamato così da Daisuke Ido.
I ponti di Venezia
I ponti nel sestiere di San Marco
Tutte le foto della serie sono scaricate dal sito dei ponti di Venizia:
http://www.gpmeneghin.com/ponti/ponti.php
Ed ecco il punto finale di questo percorso - The edge of Daisuke Ido (o) Daisuke Ido's Edge. Uno scatto e un titolo d'autore! Si trova in Piscina San Samuele.
Livin' on the edge*
© photo by Daisuke Ido
*by Aerosmith
Per ascoltare la canzone clicca qui
E alla fine da Piscina di San Samuele si ragiunge salizzada S.Samuele dove (N.3338) è la casa dove abitò e il 19 aprile 1588, morì il pittore Paolo Veronese. (Se cliccate sull'etichetta Veronese all'inzio del blog la vedete).
вторник, 27 април 2010 г.
Come trovare il sotoportego del Filatoio (per Anna Livia)
Questa prima foto l'ho scaricata dal sito dei ponti di Venezia. E' campo Santa Maria Mater Domini visto dal ponte ononimo.
Il punto di partenza è Campo Santa Maria Mater Domini. La foto seguente l'ho fatta dal ponte dando le spalle al palazzo in cui visse e scrisse Carlo Gozzi (non leggendo mai la giuda turistica a Venezia allora non sapevo questo fatto). Per raggiungere il Sotoportego del Filatoio devi percorrere il campo e girare nella calle a sinistra dove finisce il palazzo con la quadrifora veneto-bizantina con archi a tutto sesto.
Devi prendere la calle sullo sfondo a sinistra dietro l'edificio in mattone di stile bizantino. Se prendi la calle opposita a destra che porta alla chiesa prima o poi raggiungerai la Corte del Diavolo, ma io non ho messo il piede in quelle parti.
Chi ha visto questa opera d'arte colletiva? Chi passava da lì si sentiva quasi obligato di lasciare un fazzoletto di carta usato a patto che ce l'avesse nella tasca. Sono curiosa se la vedrai anche tu, Anna Livia, quando giri a sinistra dal Campo Santa Maria Mater Domini a cercare il Sotoportego del Filatoio.
Questo è Rio di San Stae e la fondamenta che si vede (solo da un lato del canale) è Rimpetto Mocenigo. Walter forse sa dire cosa vuol dire "Rimpetto".
Risulta che il rio che si vede dal Sotoportego del Filatoio è Rio di San Stae.
A una decina di metri dopo il Sotoportego del Filatoio si possa vedere questa patera o se preferite questo rilievo che mi sembra di aver visto preso tra le foto di AnnaLivia ma non posso esserne sicura e non mi metto a cercarlo ora.
e si continua, noi infatti cercavamo il Ponte delle Tette e il gotico palazzo Bernardo (e potete immaginare che sorpresa era scoprire tra qualche mese che d'estate in luglio arrivando dal Campo San Polo, avevamo percorso il ponte Bernardo che essendo quasi parte del palazzo porta il suo nome, ci eravamo anche fotografi lì senza vedere il palazzo, che ironia, poi l'ho riconosciuto vedendo i tondi e il particolare sopra la porta d'acqua su una di quelle nostre foto d'estate).
Il punto di partenza è Campo Santa Maria Mater Domini. La foto seguente l'ho fatta dal ponte dando le spalle al palazzo in cui visse e scrisse Carlo Gozzi (non leggendo mai la giuda turistica a Venezia allora non sapevo questo fatto). Per raggiungere il Sotoportego del Filatoio devi percorrere il campo e girare nella calle a sinistra dove finisce il palazzo con la quadrifora veneto-bizantina con archi a tutto sesto.
Devi prendere la calle sullo sfondo a sinistra dietro l'edificio in mattone di stile bizantino. Se prendi la calle opposita a destra che porta alla chiesa prima o poi raggiungerai la Corte del Diavolo, ma io non ho messo il piede in quelle parti.
Chi ha visto questa opera d'arte colletiva? Chi passava da lì si sentiva quasi obligato di lasciare un fazzoletto di carta usato a patto che ce l'avesse nella tasca. Sono curiosa se la vedrai anche tu, Anna Livia, quando giri a sinistra dal Campo Santa Maria Mater Domini a cercare il Sotoportego del Filatoio.
Questo è Rio di San Stae e la fondamenta che si vede (solo da un lato del canale) è Rimpetto Mocenigo. Walter forse sa dire cosa vuol dire "Rimpetto".
Risulta che il rio che si vede dal Sotoportego del Filatoio è Rio di San Stae.
A una decina di metri dopo il Sotoportego del Filatoio si possa vedere questa patera o se preferite questo rilievo che mi sembra di aver visto preso tra le foto di AnnaLivia ma non posso esserne sicura e non mi metto a cercarlo ora.
e si continua, noi infatti cercavamo il Ponte delle Tette e il gotico palazzo Bernardo (e potete immaginare che sorpresa era scoprire tra qualche mese che d'estate in luglio arrivando dal Campo San Polo, avevamo percorso il ponte Bernardo che essendo quasi parte del palazzo porta il suo nome, ci eravamo anche fotografi lì senza vedere il palazzo, che ironia, poi l'ho riconosciuto vedendo i tondi e il particolare sopra la porta d'acqua su una di quelle nostre foto d'estate).
Basilica di San Marco (particolare)
Un altro modo di vedere certe cose è guardare attentamente le proprie foto.
Chissà quando vedevo dal vivo quel mosaico della Madonna con bambino al centro della coposizione, forse non lo vedevo mai...
Друг начин да се видят някои неща по украсата на църквата Сан Марко е човек да разглежда внимателно собствените си снимки. Църквата е толкова заслепяваща, че когато човек е пред нея е невъзможно да види десетки, стотици детайли като тази мозайка представяща Пресветата Богородица с детето Христос почти в центъра на композицията на горната снимка. Тези мозайки са част от т.нар. Византийска Венеция, когато при украсата на църквите (а и при изграждането на някои от тях) се следват византийски модели заети от Константинопол. Не случайно и църквата Сан Марко под скъпоценната си мантия от различни мрамори и каменни дантели, под допълнително "повдигнатите" куполи пази характеристиките на византийските църкви с открит тухлен градеж. От някои ракурси могат да се видят и останалите непокрити със скъпоцен мрамор тухлени стени на църквата построена, за да приюти мощите на Св Марко.
I gatti di Daisuke Ido
Se sei un amante dei gatti clicca qui per vedere tutti i gatti di Daisuke Ido
Infatti non sapevo che lui ne aveva scattati così tanti, non avevo visto la sua Galleria dei Gatti, ne avevo visto alcuni in una collezione varia e già avevo voglia di parlarne.
Beh, non è un mistero che i gatti gli piacciono molto. Per la loro indipendenza, per come si muovono, per come NON si muovono...
A Venezia (e al Lido, dove abita, e alla Giudecca) passeggiando nelle zone meno frequentate capita spesso di vederne, e se può non glieli fa sfuggire... In senso fotografico, ovviamente.
Ha una predilezione per la tinta unita. In particolare, alla faccia della superstizione, trova meravigliosi quelli completamente neri, e preferisce quelli a pelo lungo rispetto a quelli a pelo corto.
Who are you?*
* by The Who
The Who playing Who Are You
Are they really boring?
Già lo sapevo quanto la musica è importante per i fotografi. Me l'ha confermato anche Raffaele Tavano con il suo trittico delle passanti de andreiane (ne parlerò presto).
Вече знам колко е важна музиката за фотографите. Някои снимки ги виждат в музика и има музика, която искат да превърнат в снимки. Получих потвърждение и от Рафаеле Тавано след като видях неговите минувачки, които са замислени така, че сякаш да излизат от една песен, на тях обаче ще се спра на друго място. Тук сега представям котките на Даисуке Идо.
Gatto nero Black cat
Котките на Даисуке Идо (фрагмент от портрета му)
Е, не е тайна, че котките му харесват много, заради тяхната независимост, заради начина по който се движат и начина, по който НЕ се движат...
Във Венеция (и на Лидо, където живее, както и на остров Джудека) ако човек се разхожда из по-малко посещаваните места може да види не една котка и той стига да може, не се оставя да му избягат. Във фотографски смисъл, естествено.
Има предпочитания към онези, които са изцяло в един цвят. Особено, напук на суеверието, намира за великолепни черните и предпочита тези с по-дълъг косъм пред онези с къс.
Biancaneve Snow White
e dentro Arlecchino, quel mosaico pavimentale veneziano detto così perché ricorda il cosume di diversi colori della maschera più famosa della Commedia dell'arte
и вътре "Арлекино", пъстрата венецианска подова мозайка наречена така заради приликата с рацноцветния костюм на най-известния персонаж от италианската комедия дел арте.
Don't answer me*
*by The Alan Parsons Project
per ascoltare la canzione clicca qua
Ако искате да чуете песента трябва да кликнете тук горе.
Tutte le foto pubblicate qui, i titoli e le note con l'asteriscio sono di Giorgio Ferretto alias Daisuke Ido.
Some rights reserved. No commercial use!
Всички снимки, публикувани в този пост, заглавията им и бележките със звездички са на Джорджо Ферето, наричан още Даисуке Идо.