петък, 21 май 2010 г.
Gondole in Germania (Photocredit: Ingo Stahl)
Ingo Stahl l’altro ieri mi ha mandato altre belle foto che volevo farvi vedere proprio oggi. A lui fa piacere che ci scriviamo in italiano devo dire fra parentesi lui studia all’università popolare (lo cito ancora una volta perché mi piace questa università popolare che credo sia l’unversità statale se non è un modo da dire) scrivendomi fra parentesi “ma senza buon successo” mi ha fatto sorridere, perché non è vero visto che sa esprimersi benissimo in italiano. Qundi, come dice Ingo, non abbiamo tanti interessi in comune. Io direi che abbiamo qualcosa di più in comune perché condividiamo un amore, perché quel suo amore per Venezia sarà più grande anche dal mio. Perché solo un grande amore può spingere una persona di avere una gondola a casa sua in Germania, a Bachern sul lago Wörthsee, un luogo (un piccolo villagio) vicino Monaco di Baviera. Solo l’immaginare la gondola, il simbolo più famoso di Venezia nel mondo, su quel lago in Germania.
Io ero curiosa come hanno trasportato la gondola acquistata dal suo amico Uwe a Venezia ed Ingo è stato così gentile non solo di spiegarmi ma anche di mandarmi delle foto. Poi aveva precisato che la gondola di Uwe non era proprio nuova “Lo è usata ed un po’ vecchia, ha circa venti anni. Ma è di un buon stato e restaurata in modo accurato.” E quando mi aveva detto "la nuova gondola" intendeva "un’altra ulteriore gondola in Germania".
Quando sono stati a Venezia in ottobre la sera hanno caricato la gondola sul suo trailer speciale e l’hanno trasportata con macchina sulle alpi a casa sua a Bachern sul lago Wörthsee. Lì “la nuova” gondola di Uwe ha passato l’inverno insieme alla gondola di Ingo in granaio fino all`aprile di quest anno. In aprile è arrivata a Kiel, dove abita Uwe con la sua famiglia, a far compagnia alla mascareta di Stine, che il papà e la figlia hanno construito insieme.
Nelle foto vediamo i gondolieri venuti a Venezia dalla Germania nel momento in cui caricano la gondola acquistata da Uwe sul tailer “speziale” (così direbbe “speciale” anche mio marito, il bulgaro ad alcuni sembra una lingua simile alla lingua tedesca, suona abbastanza dura) e poi vediamo la gondola dopo l’arrivo in Germania nel momento nel quale sta per per entrare nel granaio dove rimarrà durante l’inverno. Ma prima di passare l’inverno sulle Alpe in letargo le gondole hanno gallegiato (si dice così? sì, anch’io frequento ancora l’università “popolare”) o navigato per un ultimo giro per l’anno 2009 sul lago Wörthsee. Ingo finisce così il suo racconto:
”C`era bellissimo tempo, sole e gradevole caldo. Una bella giornata
autumnale in ottobre.
Dopo estate era finita.”
Fotocredit: Ingo Stahl
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