четвъртък, 24 юни 2010 г.
Commedia atto IV, scena 4 (pomeriggio in palazzo Contarini dalla Porta di Ferro)
foto by courtesy of Palazzo Contarini dalla Porta di Ferro
Questa possa essere la prima scena dell'ultimo atto della commedia, i personaggi sono stati invitati a un concerto pomeridiano (ognuno con un invito personalizzato) in palazzo Contarini dalla Porta di Ferro. Dress code: con o senza maschera. Welcome drink: Prosecco. Dopo il concerto ci saranno delle gondole che li porteranno via dalla porta d'acqua. (un invito che non si può trascurare)
Il concerto viene organizzato dal Sig. Bauta e Tabarro che oltre il drink per benvenuti offre a tutti una maschera come omaggio. Ai primi che sono arrivati dicono che il concerto sarà rimandato con un mezz'oretta, gli offrono dei dolci ed i personaggi cominciano a parlare fra di loro. Per adesso me lo immagino così, poi vedremo.
La Sig.ra Straniera:
Una volta i gatti erano molto importanti per Venezia nei secoli dei grandi successi commerciali della Serenissima. Infatti grazie a loro si poteva contare sulla sicurezza delle corde sulle gallere e tutti i tipi di navi. Proprio i gatti nelle Corderie dell'Arsenale e sulle navi veneziane sia balliche che gallere piene di merce, proprio i gatti svolgevano la funzione di sistemi di controllo e di sicurezza. Furono anche attenti costodi nella Biblioteca Marciana e nelle numerose grandi biblioteche private nei palazzi veneziani.
Sig. dei Campanili:
Anche oggi si possono vedere dei gatti custodi dei libri sui tavoli posti fuori della libreria Acqua Alta.
Sig. Bauta e Tabarro:
La libreria Acqua Alta è proprio un posto magico.
Sig. dei Campanili:
Possiamo constatare come ci siano almeno quattro gatti a Venezia.
Corto Maltese o il Fotografo vestito come Corto Maltese:
L'ho sempre detto che i gatti sono più intelligenti di quanto si creda!
Sig. dei Campanili:
E già, sanno leggere e non ce lo danno ad intendere!
La Sig.ra Straniera (si rivolge a Daisuke Ido):
Ma Lei ha fotografato tanti!! Dove li ha trovati?
Daisuke Ido:
Per le zone, consiglio in primis la Giudecca, vicino alle Zitelle. Li' c'è molto verde e molta tranquillità, specie vicino alla libreria e i gatti sono rilassati e, in genere, abbastanza confidenti. Se vuoi andare a colpo sicuro, lì è un ottimo posto.
Corto Maltese o il Fotografo vestito come Corto Maltese:
Concordo in pieno.
Daisuke Ido:
Per il resto, bisogna andare semplicemente a spasso e avere fortuna (sorride) Sono ovviamente da privilegiare le zone con poco passaggio, specie turistico. Ottime in questo senso sono molte calli e campielli di Cannaregio.
Sig. dei Campanili:
Poi i gatti a San Lorenzo sono di casa. Anzi alcuni gatti hanno letteralmente una casa vicino all'entrata della Chiesa di San Lorenzo. Durante la mia ultima visita c'era solo un gatto al'interno delle casette, ma poi, forse infastidito da tanto interesse (non ero l'unico fotografo in zona), si è allontanato.
La Sig.ra Straniera:
In ogni caso oggi i gatti a Venezia si possano vedere raramente. Dicono che siano quasi scomparsi.
Sig. Venessian:
E' vero, i gatti a Venezia sono scomparsi e, di conseguenza, sono aumentati i topi, non i topolini, ma quelli grandi quasi come un gatto che vengono chiamati pantegane!
Corto Maltese o il Fotografo vestito come Corte Maltese:
Perché sono scomparsi i gatti?
Sig. Venessian:
Questa è la mia teoria che, penso, si avvicini molto alla realtà: davano fastidio, soprattutto a certe categorie di persone, perché per segnare il territorio spruzzavano l'orina un po' dappertutto; inoltre si erano formate parecchie colonie di gatti selvatici ai quali delle signore (a Roma le chiamano le gattare) portavano da mangiare e alcune di queste colonie erano diventate numerose con le conseguenze di sporcizia che puoi immaginare.
La Sig.ra Straniera:
a Venezia so che quelle signore le chiamavano "Mamma Gatta" :) non so è vero...
Sig. Venessian:
Le signore che portavano da mangiare ai gatti si chiamavano (non ce ne sono più) "mame dei gati", rigorosamente senza doppie perché nella pronuncia veneziana le doppie spariscono.
La Sig.ra Straniera:
Povere mame dei gati allora e poverini i gatti...
Sig. dei Campanili:
I gatti a San Lorenzo hanno un ricovero e ricevono da mangiare tutti i giorni. E' l'Associazione Dingo che si prende cura dei gatti, in cooperazione con l'Assessorato Ecologia del Comune di Venezia.
Sig. Venessian:
Alcuni anni fa, anche per la volontà di associazioni animaliste, è iniziata una campagna di sterilizzazione dei gatti ed il trasferimento delle colonie in un isola abbandonata della laguna.
Quindi, come dice un proverbio: "Se i gatti scappano i topi ballano!"
Ora sarà necessaria una notevole campagna di derattizzazione, ovviamente costosa e che, altrettanto ovviamente, arricchirà qualcuno!
La Sig.ra Straniera:
Ma le pantegane non c'erano sempre? Dice che ora "ballano" dopo la scoparsa dei gatti? Meno male, che non ne ho viste!
Sig. Venessian:
Pochi gatti .... tante pantegane!
Pochi veneziani .... troppi turisti!
La Sig.ra Moretta:
(si toglie la maschera e dice:)
Una decina anni fa, se ne vedevano molti di più.. Vuoi perchè vengono sterilizzati, vuoi perchè vengono mangiati (purtroppo c'è ancora chi lo fa), fatto sta, che a Venezia ce ne sono veramente pochi... Vabbè! Vuol dire che ci saranno più "pantegane" in giro...
Sig. dei Campanili:
Mangiati? Conosci qualcuno che mangia i gatti a Venezia? Sarebbero delle persone sconsiderate quelle che lo fanno e sicuramente passibili di denuncia.
I gatti venivano mangiati a Venezia durante l'ultima guerra mondiale; in città non si è vista molta guerra (bombardamenti e combattimenti) come in altri luoghi, ma si è vista molta fame. Quindi, in questo contesto, è facile che scomparissero anche i gatti.
ОтговорИзтриванеContinuo a non credere e spero vivamente che adesso non vengano più mangiati i gatti di Venezia.
ОтговорИзтриванеO stiamo tornando indietro nel tempo?