сряда, 26 май 2010 г.
la domenica del Redentore percorrendo il ponte votivo
Concepito quale stazione finale per la procesione del giorno del Redentore (la terza domenica del luglio), questo capolavoro iniziato da Andrea Palladio nel 1577 e concluso da Antonio da Ponte nel 1592 (dopo la morte del Palladio) si presenta in tutto il suo splendore a chi vi acceda dall'acqua.
Tempio votivo voluto dal Senato nel corso della grave pestilenza cessata nel 1577, appunto, già nel 1578 fu meta della processione che vedeva i dogi raggiungere il tempio su un ponte di barche gettato dall'opposta fondamenta delle Zattere.
La decorazione scultorea segue un piano iconografico incentrato sul tema della redinzione cui è tramite la morte di Gesù in croce.
Lo sviluppo longitudinale è evidente pure all'interno, studiato per accogliere le ultime fasi della processione, fino al transetto dove sono collocati i vani ove una volta sedevano il doge e i dignitari.
Sulla controfacciata si può vedere lapide dorata con il voto dogato dell'8 settembre 1576 per impetrare la fine della peste.
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