сряда, 29 декември 2010 г.
il mio santo
вторник, 28 декември 2010 г.
Chiesa di Santo Stefano
Nel 1810 venne soppresso da Napoleone il convento degli Eremitani agostiniani e la chiesa devenne parrocchia.
Sopra gli archi affreschi monocromatici con fiorami gotici sorreggono ciascuno un santo agostiniano.
понеделник, 27 декември 2010 г.
Il presepe di San Francesco
In qual modo il beato Francesco, in memoria della nascita di Cristo, ordinò che fosse preparato un presepe, vi fosse portato del fieno, vi fossero condotti un bue e un asino e qundi fece una predica sulla nascita del Re povero, tenendo un'orazione degna di quel santo uomo che era. Un soldato poi, al posto di quel bamvino che il Santo aveva fatto collocare ci vide proprio il Bambino Gesù.
[Leg. M.X, 7; 1 Cel. 84-87]

Giotto, Legend of St Francis: 13. Institution of the Crib at Greccio
1297-1300
Fresco, 270 x 230 cm
Upper Church, San Francesco, Assisi
Il presepe di Greccio
Francesco istiusce, la notte di Natale del 1223, il primo presepe vivente in mezzo a un bosco in località di Greccio nella provincia di Rieti. Il presepio risale a tempi più remoti, scolpito in bassorilievi e sarcofagi, ma è solo con Francesco che il presepio ha trovato la sua più ampia diffusione.
Francesco volendo ricordare la nascita di Gesù, meditare e far meditare su questo grande mistero dell'incarnazione di Dio, fece convocare una moltitudine di persone insieme ai frati, tanto che il bosco di Greccio risuonò di molte voci e si illuminò di molte luci. Fu celebrata una messa solenne sul presepio e Francesco cantò il Vangelo e predicò il mistero della Natività chiamando Cristo, per tenerezza di amore "il bimbo di Betlemme".
Giovanni Velita, un cavalliere di Greccio, colui che si era incaricato di apprestare il tutto, uomo di specchiata virtù e degno di fede, narrò di avere visto un bambinello dormire in quel presepio e Francesco che cercava di sveglarlo stringendoselo al petto con tutte e due le braccia. Il suo cuore felice era senza dubbio a Betlemme.
Giotto, con un'altra delle sue licenze pittoriche, immagina che questo evento si verifichi all'interno di una Chiesa che alcuni hanno definito romanica e che potrebbe essere la stessa Basilica inferiore ad Assisi; altri dicono poi che fosse addirittura la chiesa dello stesso castello di Greccio.
L'asino e il bue, come presene umili ma necessarie della natura, comunque sono piccolissimi rispetto alla statura dei personaggi.
Se volete potete vedere le foto che aveva fatto Fausto del Presepe in Chiesa dei Frari a Venezia. Dobbiamo dire che è il presepio di San Francesco ed tutti i presepi nelle chiese di oggi è l'incontrarsi spontaneo con le piccole cose, con quel particolare mistero, con quella piccola e grande storia raccontata attraverso le emozioni e i simboli della vita cristiana.
[Leg. M.X, 7; 1 Cel. 84-87]

Giotto, Legend of St Francis: 13. Institution of the Crib at Greccio
1297-1300
Fresco, 270 x 230 cm
Upper Church, San Francesco, Assisi
Il presepe di Greccio
Francesco istiusce, la notte di Natale del 1223, il primo presepe vivente in mezzo a un bosco in località di Greccio nella provincia di Rieti. Il presepio risale a tempi più remoti, scolpito in bassorilievi e sarcofagi, ma è solo con Francesco che il presepio ha trovato la sua più ampia diffusione.
Francesco volendo ricordare la nascita di Gesù, meditare e far meditare su questo grande mistero dell'incarnazione di Dio, fece convocare una moltitudine di persone insieme ai frati, tanto che il bosco di Greccio risuonò di molte voci e si illuminò di molte luci. Fu celebrata una messa solenne sul presepio e Francesco cantò il Vangelo e predicò il mistero della Natività chiamando Cristo, per tenerezza di amore "il bimbo di Betlemme".
Giovanni Velita, un cavalliere di Greccio, colui che si era incaricato di apprestare il tutto, uomo di specchiata virtù e degno di fede, narrò di avere visto un bambinello dormire in quel presepio e Francesco che cercava di sveglarlo stringendoselo al petto con tutte e due le braccia. Il suo cuore felice era senza dubbio a Betlemme.
Giotto, con un'altra delle sue licenze pittoriche, immagina che questo evento si verifichi all'interno di una Chiesa che alcuni hanno definito romanica e che potrebbe essere la stessa Basilica inferiore ad Assisi; altri dicono poi che fosse addirittura la chiesa dello stesso castello di Greccio.
L'asino e il bue, come presene umili ma necessarie della natura, comunque sono piccolissimi rispetto alla statura dei personaggi.
Se volete potete vedere le foto che aveva fatto Fausto del Presepe in Chiesa dei Frari a Venezia. Dobbiamo dire che è il presepio di San Francesco ed tutti i presepi nelle chiese di oggi è l'incontrarsi spontaneo con le piccole cose, con quel particolare mistero, con quella piccola e grande storia raccontata attraverso le emozioni e i simboli della vita cristiana.
събота, 25 декември 2010 г.
вторник, 21 декември 2010 г.
la tomba di Claudio Monteverdi
Se volete sapere di più potete vedere cosa ha postato Walter suClaudio Monteverdi maestro di cappella a Venezia, dove nella Cappella dei Milanesi della Basilica dei Frari riposano le sue spoglie.
La rosa (o le rose o come vedete nella foto anche altri fiori) ci sono sempre: ogni tanto il sacrestano toglie via quelle divenute secche.
La cappella dei Milanesi vista da una finestrina del campanile rivolta verso l'interno della Basilica.
Sig. Giandri ne ha fatto due ed è stato così gentile di mandarmele dopo tutte e due: in questa si vede un po' di più l'interno della cappella (il pavimento ed i gradini dell'altare, la lampada accesa sopra la tomba di Claudio Monteverdi).
неделя, 19 декември 2010 г.
събота, 18 декември 2010 г.
Campiello de la feltrina
петък, 17 декември 2010 г.
un leone marciano posto recentemente

Sì, ero curiosa e l'ho cercato nella rete. Ho trovato un leone di San Marco con un'altra scritta nel libro che tiene.
четвъртък, 16 декември 2010 г.
un leone marciano
Il mio principe colleziona le vere da pozzo, io colleziono i bassorilievi con i leoni marciani. Man mano vi faccio vedere tutto ciò che ho nella mia collezione fotografica. (A Walter piacciono le patere e da un po' vorrei scrivere un post delle patere.)
"Dai, andiamo a visitarla!", dico a Walter e così ne entriamo.
вторник, 14 декември 2010 г.
La vera da pozzo in Corte San Marco
La Signora Straniera e il Fotografo entrano in Corte San Marco, tra un po' la Signora che è molto scema ed ignorante guardando i rilievi sulla vera da pozzo dice stupita al Fotografo:
"Guarda! Giocano!!!"
Il Fotografo la guarda scioccato e dice:
"No! Sono i confratelli che tengono una scritta con il nome di Scuola Grande di San Marco abbreviato, già scalpelato"
Allora La Sigora Staniera, un po' vergognatasi gli fa:
"Caspita! Pensavo che giocassero!"
понеделник, 6 декември 2010 г.
Corte San Marco
Corte San Marco in un giorno senza sole di settembre 2010
Leggete, leggete anche il post di Fausto, perché non ho tempo di ripetere qua quello che aveva scritto Fausto.
неделя, 5 декември 2010 г.
Zattere Acqua alta 3 dicembre (foto di Fausto Maroder)
Ecco che cosa dice Fausto nell'ultimo commento:
Per me non è mai bello vedere Venezia con l'acqua alta. Non faccio altro che documentare come posso le condizioni della città, senza minimizzare nè esagerando la situazione e che comunque non è mai piacevole. Il fenomeno dell'acqua alta a Venezia dura circa 3-4 ore, di solito di mattina. Con gli stivali alti fino al ginocchio con un'acqua alta simile si cammina senza bagnarsi quasi dappertutto (tranne che in Piazza San Marco). Quando al tg serale dicono: "C'è acqua alta a Venezia" si dà un'informazione non corretta. Il 90% delle volte l'acqua alta si verifica di mattina e poi si ritira. Di pomeriggio tutto è a posto. Le maree durano 6 ore per 4 volte al giorno, e dipendono dalle fasi lunari.
Il mio albergo si trova in una zona decisamente elevata di Venezia: non arrivò alla sua entrata nemmeno la grande acqua alta del 4 novembre 1966.
събота, 4 декември 2010 г.
Acqua alta 3 dicembre (foto di Sergio Piovesan)
Credo Sergio sia andato in fondamenta San Simeone Piccolo (nella foto) per comprarsi "il Gazzettino" ed aveva la macchina fotografica per documentare la strada con acqua alta che aveva raggiunto i 140 cm/sm; la previsione era di 135 cm/sm.
(La sigla /sm, dopo le misure significa "sul medio mare".)
Абонамент за:
Публикации (Atom)