Il pozzo roverso non c'è, oppure c'è ma non si vede. Anche Tiziano non c'è in questa foto della corte del pozzo roverso. Ma lui è lì ed è bello. Quando ripassiamo con Y. parliamo un po', lui ci dice che quella è una legenda del pozzo roverso, che è nella terra roverso... sarebbe bello se ci fosse... Quando ripassiamo in Ruga Giufa (che magia ha il presente...) vediamo un gruppo di gondolieri che parlano con Tiziano davanti all'osteria (ma io in quel momento ancora non so il suo nome, poi glielo chiedo e me lo dice ), lui dentro, bello, snello, e gli dico che somiglia un gondoliere, ma ora. proprio ora mentre ve lo racconto, mi rendo conto che volevo dire che è come un gondoliere... non che somiglia a un tizio che fa gondoliere, volevo dire altro - che mi fa l'effetto che mi fanno quei gondolieri belli, ma lì non ci capiamo e lui mi risponde "Pensavo nessuno somigliasse a me" o qualcosa del genere... Ehe, a volte non ci si capisce col mio italiano di signora straniera... Potrei scrivere una raccolta di racconti "Scusate l'italiano" :)
Adesso diventiamo seri, abbiamo cenato lì due sere successive a settembre (ma c'era Stefano), e quando siamo tornate a dicembre siamo entrate con la domanda "Dov'è Stefano?".
Poi c'è anche Andrea, c'è anche il ragazzo di colore dal fondoschiena da favola...
Che dire, vorrei ritornarci... E si mangia veramente bene, ci trattano bene, ci piace andare a cenare lì.
E poi, come vi ho mostrato nel post precedente c'è anche Jackson Pollock... dopo gli spaghetti al nero di seppia... che soddisfazione... "disegnare" sul piatto con la forchetta.... pensando che il piatto sia una tela...
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