(Una scena che si svolge nell’ufficio del Sig. Giandri. La signora Straniera entra un po' aggitata)
Sig.ra Straniera:
Buongiorno
Sig. Giandri:
Buongiorno
Sig.ra Straniera:
Disturbo?
Sig. Giandri:
No, sto attendendo l’orario per andare in mensa a mangiare
Sig.ra Straniera:
Quel Francois Pinault vende un posto per 100 euro per la regata storica!
Sig. Giandri:
Ah, il mecenate di Palazzo Grassi e della Punta della dogana..
Sig.ra Straniera:
Se uno vuole guardarla dalla Punta della dogana deve pagargli 100 euro!
Sig. Giandri:
è così che fa i soldi (sorride)
Sig.ra Straniera:
Lo stesso prezzo dal palazzo Grassi... Ma Lei è andato a vedere la sua collezione?
Sig. Giandri:
Sinceramente no, non mi attira molto.
Sig.ra Straniera:
Non mi va di pagargli neanche 20 euro per vederla..
Sig. Giandri:
Anche altri amici mi chiedono per la regata ma è veramente difficile dare indicazioni...
Sig.ra Straniera:
Ma Lei è stato mai seduto a guardarla?
Sig. Giandri:
No, in vita mia l’ho vista tre volte dalle finestre di palazzi, anzi quattro, una volta dalla finestra di una signora amica di famiglia, io ero molto giovane e poi tre volte dalla sede della mia azienda una volta che quando aveva sede a Sant’Angelo proprio sopra il vaporetto.
Sig.ra Straniera:
Le è piaciuto lo spettacolo?
Sig. Giandri:
Sì, lo spettacolo è bello ma come dicevo l’altra volta ci sono tempi morti dove si deve attendere.
Sig.ra Straniera:
Già, ricordo benissimo, non è Formula 1 (sorride)
Sig. Giandri:
Sì (ride) le ultime due quando la mia azienda aveva sede di fianco a Ca’ d’Oro...
Sig.ra Straniera:
Che bello!
Sig. Giandri:
Poi ha venduto il palazzo...
Sig.ra Straniera:
Che peccato!
Sig. Giandri:
Ci faranno un albergo (si sente la maliniconia nelle sue parole)
Sig.ra Straniera:
Gli ospiti potranno guardare la regata dalle finestre gratis... (sorride)
Sig. Giandri:
Eh sì. Ora la sede non è più sul Canal Grande.
Sig.ra Straniera:
Forse sarebbe bello guardare la regata dalle scale della Salute.
Sig. Giandri:
Non credo che Lei sia l’unica ad avere questa idea...
Sig.ra Straniera:
(ride) eh, sì infatti sono pochi quelli che possano guardare la regata dalla finestra della sua camera d’albergo
Sig. Giandri:
E’ difficile dare indicazioni, da terra io poi la ho vista da campo San Stae.
Sig.ra Straniera:
Comunque non mi metto su un pontiletto con il rischio di cadere nell’acqua (ride)
Sig. Giandri:
Non è possibile, i pontili sono vietati in genere sono anche sorvegliati.
Sig.ra Straniera:
Ah, sì? Non lo sapevo.
Sig. Giandri:
So che vanno dei fotografi ma hanno una speciale autorizzazione e non so chi la dà.
Sig.ra Straniera:
Anche il Ponte di Rialto è vietato, vero?
Sig. Giandri:
Sui ponti è vietato fermarsi, solo transitare.
Sig.ra Straniera:
Interessante.
Sig. Giandri:
Se ricordo bene su quello di Rialto si può transitare solo nella parte centrale.
Sig.ra Straniera:
Sì?
Sig. Giandri:
Ma vado a memoria e posso sbagliarmi.
Sig.ra Straniera:
Nelle foto della regata sembra vuoto...
Sig. Giandri:
Probabilmente è come ricordo io.
Sig.ra Straniera:
Ma perché il corteo storico passa due volte?
Sig. Giandri:
Sempre se ricordo bene entra in Canal Grande e torna indietro.
Sig.ra Straniera:
Ma quelli in costumi chi sono?
Sig. Giandri:
Volontari, li chiamano “figuranti”, credo che ricevono un piccolo compenso simbolico o forse neppure quello e hanno la soddisfazione di essere protagonisti per qualche ora
Sig.ra Straniera:
No, credo che non gli paghi nessuno... mi chiedevo sempre chi sono... amici di quelli che vogano? ricchi veneziani? attori?
Sig. Giandri:
Un mio collega di lavoro da qualche anno fa parte di un ambasciatore in costume (sorride)
Sig.ra Straniera:
Che bello! Sarà un gran piacere far parte del corteo.
Sig. Giandri:
Deve farsi crescere la barba un paio di mesi prima (sorride)
Sig.ra Straniera:
Vorrei pubblicare una sua foto nel mio blog! (lo dice con gran entusiasmo)
Sig. Giandri:
Non c’è problema.
Sig.ra Straniera:
Se è d’accordo, certamente.
Sig. Giandri:
Ma non credo di essere molto significativo (sorride)
Sig.ra Straniera:
Che dice? Lei è stupendo! Ma parlavo del suo collega nel ruolo di figurate. Sarò l’unica tra i blogger con una foto di uno degli ambasciatori!!! e tutti gli altri blogger innamorati di Venezia morirano d’invidia (ride)
Sig. Giandri:
Bisognerebbe capire in che punto del corteo si trova.
Sig.ra Straniera:
Ma quel suo collega ne avrà una foto, qualcuno gliela farà...
Sig. Giandri:
Dopo provo a chiederglielo.
Sig.ra Straniera:
Poi me la manda, va bene? e così la pubblicherò nel mio blog...
Sig. Giandri:
Se riesco ad avere la foto (magari della regata dell’anno scorso) non è un problema.
Sig.ra Straniera:
Sì sì, anche della regata dell’anno scorso va benissimo!
Sig. Giandri:
Insomma stia sicura che lo chiederò.
Sig.ra Straniera:
Grazie, Se lui ci sta.. (ride contenta) Mi chiedevo sempre chi sono quelle persone...
Sig. Giandri:
Se lui mi da una sua foto alla regata potrei anche fargli una foto “in borghese”, così si vede come è nella realtà (sorride)
Sig.ra Straniera:
Temo che lui non sia d’accordo (sorride) Lo sa che mi chiedevo molte volte chi erano quelle persone che fanno parte del corteo storico... Pensavo fossero attori, ma attori non ci sono...
Sig. Giandri:
No, anche se ci sono dei “figuranti” che lo fanno quasi di mestiere ma quelli hanno il loro costume personale mentre tutti gli altri hanno un costume che deve essere (credo) del Comune o dell’Azienda di Turismo apposta per la Regata
Sig.ra Straniera:
Il Signore a cui do lezioni private d’italiano vuole comprarsi un costume personale per il Carnevale...
Sig. Giandri:
Ce ne sono anche di molto costosi, c’è un sarto specializzato in quei costumi.
Sig.ra Straniera:
Ma il suo collega ha un costume personale?
Sig. Giandri:
No, quello dei mio collega di sicuro non è suo, glielo dianno (come ho detto non so se il Comune o l’Azienda di Turismo)
Sig.ra Straniera:
Spero che vorrà apparire nel mio blog anche con la foto dell’anno scorso... Io al mio studente gli ho detto di comparsi solo la bauta, il mantello ed un tricorno
Sig. Giandri:
Quei costumi sono praticamente per i VIP tanto sono costosi.
Sig.ra Straniera:
Se glielo dico vorrà andare a cercarli.. (sorride)
Sig. Giandri:
Ecco, ho trovato il sito di Nicolao, quello dei costumi, ha un sito internet...
Sig.ra Straniera:
Lo cercherò senz'altro... Grazie mille. Ma dovrebbe chiedere al suo collega a quale imbarcazione sarà per poter cercare di riconoscerlo nel corteo quando passa in Canal Grande...
Sig. Giandri:
Sì, quando lo vedo glielo chiedo, anche se non sarà facile, le imbarcazioni sono tante e si confondono e non so se lui sa in anticipo su quale imbarcazione lo mettono
Sig.ra Straniera:
Allora mi accontento con la foto..
Sig. Giandri:
Stia tranquilla, quando lo vedo gli chiedo tutto.
Sig.ra Straniera:
Ormai sono agitata ma so aspettare, è possibile che non sia d’accordo... Lo sa che il mio amico attore non ha mai indossato una maschera durante il Carnevale nella sua vita privata!
Sig. Giandri:
Per quanto riguarda la bautta a Venezia quella più simile all’originale costa solo 5 euro, le altre, dipinte e decorate, costano di più, ma la bautta originale era bianca.
Sig.ra Straniera:
Ormai la mettono solo i maschi...
Sig. Giandri:
Una volta era unisex
Sig.ra Straniera:
Sì. E la gnaga la indossavano solo i gay di una volta, vero?
Sig. Giandri:
Per la gnaga... dicono di sì, ma non è proprio sicuro.
Sig.ra Straniera:
Secondo me, la gnaga va benissimo ai bambini ed adolescenti (sorride)
Sig. Giandri:
La differenza tra le bautte bianche di oggi a 5 euro e quelle originali sta nel fatto che quelle originali erano in cuoio, quelle di adesso in cartapesta
Sig.ra Straniera:
Lei ne ha mai messo una? Ha anche il tricorno e il mantello?
Sig. Giandri:
Il mantello (o meglio il tabarro) io lo porto tutto l’inverno, è un indumento molto comodo, secondo me anche ellegante, se cerca tra le mie foto dovrebbero essercene anche in tabarro.
Sig.ra Straniera:
Davvero? che bello! Tra un po' corro a cercarle!
Sig. Giandri:
Trova delle foto in tabarro nell’album VII Gran Liston in Tabarro 2009
Sig.ra Straniera:
Ok, grazie.
Sig. Giandri:
Ma lì sono senza tricorno, solo con il mio solito capello invernale alla Giuseppe Verdi.
Sig.ra Straniera:
Ora mi viene subito l’immagine del Verdi con il suo capello elegantissimo!
Sig. Giandri:
Giuseppe Verdi si faceva fare per sè un capello leggermente più alto del normale, non molto, solo qualche centimentro ed è diventata una forma “classica”
Sig.ra Straniera :
Interessante!
Sig. Giandri:
Il tabarro era un vestito molto democratico, era il vestito di tutti, dei nobili e dei popolani.
Alla povera gente bastava un tabarro per vivere, serviva per coprirsi, serviva come coperta a letto d’inverno, serviva anche come tappeto quando uno scendeva dal letto
Sig.ra Straniera:
Comunque ho detto al mio studente di comprarsi solo la bauta e il tabarro o un mantello (di quelli per i turisti).
Sig. Giandri:
Sì, bautta e tabarro sono già sufficienti, al limite anche un capello, non è necessario il tricorno
Sig.ra Straniera:
Sì sì
Sig. Giandri:
E non è necessaria neppure quella stoffa che circondava la bautta e scendeva sulle spalle.
Sig.ra Straniera:
Sì sì, quella si può vedere solo nei quadri di Pietro Longhi (sorride)
Sig. Giandri:
Bravissima!!! Tra l’altro in origine il nome “bautta” veniva data a quella stoffa
Sig.ra Straniera:
Allora dobbiamo incontrarci durante il Carnevale (ride) e Lei si presenta in tabarro!
Sig. Giandri:
Ma come mi riconoscerà, signora, se sarò nascosto sotto la bautta? (sorride)
Sig.ra Straniera:
Lei la toglierà per fumare (ride)
Sig. Giandri:
ah ah ah (ride forte)
Sig.ra Straniera:
O per prendere un caffè, no?
Sig. Giandri:
Io ora la saluto, vado a mangiare, le auguro un buon pomeriggio.
Sig.ra Straniera:
Grazie altrettanto!
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