понеделник, 30 август 2010 г.

Commedia, atto III, scena 4 (veneziani e turisti)

Tante grazie ai miei amici veneziani Fausto Maroder e Sergio Piovesan, che mi hanno ispirtato per scrivere questa scena con i loro post Camminare a Venezia e Sfoghi del "solstizio" pubblicati nei loro blog rispettivamente Alloggi Barbaria Blog e di tutto.



In questa scena quarta dell’atto terzo della nostra commedia venessiana che si svolge in un bar all'aperto o in un campo fanno parte Il Sig. Venessian, Il Signore dei Campanili, una Turista, un Turista, il Fotografo e la Signora Padovana

Il Signor Venessian:
Saremo anche arrivati a quello che si chiama “solstizio d’estate”, ma l’estate proprio non si vede!
Pioggia e freddo sono le caratteristiche di questi giorni.
Ma non tutto il male viene per nuocere. Infatti, per prima cosa, non ci sono le zanzare, o meglio, ci sono, ma queste temperature non estive le hanno decimate. In secondo luogo quest’oggi, finalmente, ho camminato per Venezia senza dover chiedere permesso per passare in qualche calle e questo perché turisti e visitatori domenicali risultavano decimati, proprio come le zanzare.

Il Signore dei Campanili:
Camminare a Venezia non è sempre facile, purtroppo.

Il Signor Venessian:
Questa mattina ho visto qualcuno che con valigia ed ombrello partiva e qualcuno che arrivava. Poi qualche rara compagnia, dove tutti portavano l’impermeabile dello stesso colore, evidentemente acquistato “all’ingrosso”, vagava sperando, inutilmente, nel sole. Camminare per Venezia in queste condizioni fa veramente piacere!

(Il Signor Venessian si allontana)

Il Signore dei Campanili:
Le calli a Venezia sono oltre 3000 e la maggior parte di queste strade è lunga e stretta. Non c'è niente di più facile che finire "imbottigliati" in una calletta superaffollata durante la stagione turistica o nei fine settimana del Carnevale di Venezia.

Una turista:
Ma i veneziani sempre hanno fretta...

Il Signore dei Campanili:
Un'altra cosa che i turisti non percepiscono è l'andatura, essi vanno piano perchè sono in vacanza, mentre i veneziani hanno fretta perchè in città ci vivono e qui vanno a lavorare, si recano a scuola o forse hanno bisogno di correre perchè sono in ritardo e stanno per perdere il vaporetto. Tutto inutile, neanche chiedendo permesso si può passare liberamente per una calle se vi sta transitando una comitiva.

Un turista:
Penso che basterebbe pensare un attimo che Venezia è città unica al mondo...

Il Signore dei Campanili:
Purtroppo l'educazione civica ormai latita e i capigruppo o le guide non insegnano (e perchè mai dovrebbero?) a tenere la destra quando si cammina a Venezia.

Un turista:
Essere turisti non significa assolutamente essere maleducati, anzi...

Il Signore dei Campanili:
Ma è poi così difficile camminare a Venezia tenendo la destra? Camminare in questa città diventa il più delle volte stressante, per i turisti durante il loro soggiorno, ma soprattutto per i veneziani che devono sopportare questa situazione per un lungo periodo dell'anno.

Il Fotografo:
Per quel che vale io lo preciso sempre alle persone che accompagno della necessità (se non dell'educazione civile) di rispettare alcune semplici regole nel muoversi in città, ma alla fine ci si scontra con centinaia di persone che non sanno o non vogliono preoccuparsene.

Il Signore dei Campanili:
La tua buona volontà è da apprezzare.

Il Fotografo:
Ci vorrebbero forse dei cartelli, ma: a) sarebbero antiestetici b) probabilmente non servirebbero a niente (un po' come in autostrada dove ogni tanto i pannelli luminosi ricordano di occupare la corsia libera a destra, ma quasi nessuno lo fa...).

Il Signore dei Campanili:
Educazione civica e buon senso hanno perso di significato da quando il turismo di massa ha preso il sopravvento.

Il Fotografo:
E pensare che in fondo sarebbe solo questione di buon senso!

Il Signore dei Campanili:
I pochi residenti in futuro potrebbero essere costretti ad indossare una maglietta con su scritto: "Io sono veneziano".

La Signora Padovana:
Mi è capitato più volte di dover rispondere alla domanda "Ma i veneziani esistono?"

Il Signore dei Campanili:
Spesso quando cammino per strada ho l'impressione che le comitive che invadono Venezia credano che la città sia vuota, senza abitanti. Per questo molti visitatori la considerano solo un ammasso di vecchi edifici, alla stregua di una moderna Pompei, e si comportano di conseguenza.

La Signora Padovana:
Molti turisti credono che Venezia sia una città fantasma, pensano che i veneziani stiano in terraferma e arrivino in centro storico ogni mattina per lavorare nei negozi e negli alberghi. In parte queste idee sono dovute all' ignoranza, ma non solo. Per molte persone che arrivano dalle città anonime collocate in mezzo al nulla, senza volto nè storia, potrebbe essere difficile immaginare che si possa vivere in un contesto a tale bellezza e tesori inestimabili.

(Il Signor Venessian ritorna)

Il Signore dei Campanili:
Anche oggi andavo di fretta, camminavo per una calle piuttosto stretta e una turista straniera (anziana) mi stava davanti. Ho chiesto due volte a gran voce "Permesso!": non si è girata e non si è assolutamente spostata. Ho dovuto aspettare il termine della calletta per riprendere la mia andatura veloce. Ehm.... Può essere che la signora fosse sorda?

Il Signor Venessian:
Una cosa che non dovrebbero fare coloro che vengono a Venezia, magari in comitiva, è quella di occupare completamente lo spazio di una strada (calle o fondamenta).

Un turista:
Bisognerebbe non considerarsi "padroni" dello spazio pubblico...

1 коментар:

  1. All'attenzione dei miei cari lettori e gentilissimi collaboratori nello scrivere di questa commedia nella quale 6 personaggi hanno trovato il suo autore :)

    Le prime tre scene dell'atto terzo sono state pubblicate in mese di giugno, 13, 21 e 22 giugno 2010 :)

    ОтговорИзтриване