събота, 21 август 2010 г.

Commedia Atto V, scena 6 (tabarro e tagiatabarri)

Questa è una breve scena nella quale si incontrano il Fotografo e la Signora Straniera.

La Signora Straniera:
Ciao Walter! Sei tornato?

Il Fotografo:
Eccomi, sì, sono tornato

La Signora Straniera:
Hai fatto delle foto belle?

Il Fotografo:
No, Emilia, niente foto, quando viaggio per lavoro non mi porto mai la macchina fotografica, non è professionale, o faccio il fotografo o faccio l'accompagnatore turistico, le due cose non vanno mescolate.

La Signora Straniera:
Sai però cosa pensavo?

Il Fotografo:
Cosa pensavi?

La Signora Straniera:
Sai cosa devi comprarti? Un tabarro (sorride) ed indossarlo tutto l'inverno con un capello, non necessariamente tricorno.

Il Fotografo:
Può essere un'idea... però poi devo stare attento ai tagiatabarri ;-)

La Signora Straniera:
Chi sono i tagiatabarri?

Il Fotografo:
Non sai chi sono i tagiatabarri? (ride)

La Signora Straniera:
No.

Il Fotografo:
Ah, ma allora c'è qualcosa che non sai di Venezia! ;-)

La Signora Straniera:
Eh, sì, ma credo che ci siano tante tante cose che non so...

Il Fotografo:
Il termine "tagiatabarri" o "tajatabari" si rifà al vecchio rito carnevalizio di dispetto consistente nell’avvicinarsi a qualcuno di spalle e rovinargli il tabarro sfregiandolo con dei tagli a coltello o a forbice.

La Signora Straniera:
Che brutto!

Il Fotografo:
In seguito ha assunto il significato di ”parlar male alle spalle di qualcuno allo scopo di rovinargli la reputazione". Leggendo il Boerio se ne puo’ ricavare una sfumatura particolare, partendo dal fatto che ” bon tabaro” era detto del ” buon partito” dell’uomo di solide finanze e di elevati principi morali.

La Signora Straniera:
Boerio era quell’autore del dizionario del dialetto veneziano. Me ne ha parlato prima il Signor Giandri, poi ho visto che in maggio quel dizionario l’aveva comprato anche il tuo amico Signor Bauta e Tabarro.

Il Fotografo:
“Gran tabari” erano gli appartenenti alla alta società veneziana del Settecento, e quando Floriano Francesconi, fondò il suo celebre caffè sotto le Procuratie nuove..

La Signora Straniera:
Ah, parli di “Florian”!

Il Fotografo:
Andavan di moda le “ciacole tagiatabari” cioè le chiacchere che rivelavano gli altarini e gli scheletri nell’armadio dei potentati serenissimi.

Photocredit: VII Gran Liston (8 dicembre) 2009

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