(Al centro della composizione) Palazzo Mocenigo dove abitò Lord Byron preso con un pizzico di zoom dal campanile dei Frari
A Venezia si diceva che a Palazzo Mocenigo vi fossero due entrate: una per le ragazze di Castello, l’altra per quelle di Cannaregio. Lo stesso scrittore – in più lettere – fa un impressionante (e probabilmente incompleto) elenco delle sue amanti: ecco emergere così il nome della cantante Arpalice Tarruscelli, “la più graziosa baccante del mondo”; la nobildonna Da Mosta, della quale Byron diceva che gli aveva dato l’unica gonorrea per la quale non avesse dovuto pagare. Ma anche una Lotti, una Spineda, una Rizzato, e poi “l’Eleonora, la Carlotta, la Giulietta, l’Alvisi, la Zambieri, l’Eleonora Da Bezzi, che è stata l’amante, o almeno una delle amanti del re di Napoli Gioacchino”. L’elenco continua con “La Teresina di Mazzurati, la Glottenheimer e sua sorella, la Teresina e sua madre, la Fornaretta (Margarita Cogni, vera regina dell’harem dell’inglese), la Santa, la Caligari, la Portiera, la Bolognese figurante, la Tentora e sua sorella, e molte altre. Alcune di loro sono contesse – scriveva Byron – e altre mogli di ciabattini, alcune nobili, alcune borghesi, alcune di basso ceto, alcune splendide, alcune discrete, altre di poco conto, e tutte puttane”.
La citazione e dal libro di Alberto Toso Fei "I segreti del Canal Grande". Ho trovato questo passaggio tratto dal volume assieme a un altro nel suo sito per trovarlo cliccate qua. Ho cercato nelle lettere di Byron questo elenco e non l'ho trovato, ho scritto ad Alberto Toso Fei e non è riuscito a trovarlo anche lui. Mi ha risposto che l'aveva letto in un libro sul poeta e se ricordava bene si trattava di una lettera che Byron che scrisse nel 1818 l'inizio del "Don Giovanni" nel doppio palazzo del XVI secolo che si trova sul Canal Grande tra Ca’ Mocenigo Nuova e quella Vecchia, avesse mandato a sua sorella!!! Cosa inverosimile.
In una lettera di 8 settembre 1816 scritta a sua sorella da Diodati, vicino a Genevra Byron scriveva: "E se si tratta di tutte quelle amanti, santo cielo, ne avevo solo una" raccontando alla sorella di una ragazza che gli andava dietro dicendo che non era innamorato ma non poteva fare il stoico con una donna che aveva fatto 800 mile di strada per soffoccare il filosofo in lui. E poi nei sue prime lettere da Venezia dall'inizio del 1817 scrive al suo amico Mr Murray che stava benissimo con Mariana (Mariana Segati) che in un'altra lettera del 27 dicembre 1816 scritta allo stesso amico racconta di una serata al teatro "La Fenice" del giorno della festa di Santo Stefano parla della sua dama dall'Adriatico che chiama anche "la mia ninfa dall'Adriatico" che è sempre la sua prima amante di Venezia - Mariana Segati, la moglie di un mercante. Presto citerò quello che Lord Byron scrive sulla fedeltà a Venezia.
Ciao Emilia, anche se c'entra poco con il post, ti scrivo lo stesso.
ОтговорИзтриванеPer un amante di Venezia come te (e come me) ti chiedo se hai visto il film "Dieci inverni"? Ambientato a Venezia, in una Venezia insolita racconta una storia d'amore un po' travagliata e particolare. E' forse uno dei pochissimi (si contano su due-tre dita i film d'amore che mi piacciono) film di questo genere che ho gradito.
Guardalo se non l'hai ancora fatto!
A presto
Voglio essere cattivo, ma reale! Il sopranome del Berlusconi potrebbe essere proprio .... BYRON!!!
ОтговорИзтриванеSergio, mi fai ridere! :)
ОтговорИзтриване