сряда, 13 октомври 2010 г.

qualcosa di raro

Le insegne toponomastiche a Venezia sono del tutto particolari. Sono chiamate "ninzioleti" (pronuncia "ninsioleti") cioè piccole lenzuola (il lenzuolo infatti in veneziano si dice "ninziolo" e si legge "ninsiolo").
Sono costituite da riquadri rettangolari in malta, tinteggiati di bianco (originariamente in calcina) con una cornice dipinta in nero, con pennello a mano libera con l'aiuto di un'asse di legno.
I caratteri sono dipinti con l'aiuto di forme di latta in cui sono sagomati (dime) e l'abile dipintore sa disporli "ad occhio" in modo da centrare le scritte e riempire simmetricamente il "ninzioleto".
I nomi sono riferiti alla tradizione veneziana: a Venezia non troveremo una "via Dante" oppure una "piazza Verdi" e naturalmente, tranne rare eccezioni, non abbiamo "vie", "viali" e "piazze", bensì "calli", "campi" e tanti "ponti".


Grazie al mio Professore per questa spiegazione che ho copiato da una delle sue pagine ma qui vediamo un'insegna insolita, in pietra, con le lettere incise. E' l'unica in pietra che ho visto a Venezia. Non sono certa se ci siano delle altre simili.

Intanto il mio Professore ha commentato:
Forse ce ne sono altri "ninzioleti" in pietra. Quello che mostri è probabilmente stato fatto ai tempi del restauro e ristrutturazione dell'Hotel Cavalletto (deve il suo nome a una locanda/osteria citata già nel XIV secolo).
Sicuramente ricordo altri “ninzioleti” in pietra su alcuni rii (canali).
E mi pare (anche se non sono sicurissimo al 100%) che esistano anche “ninzioleti” in latta stampata.
Comunque non sono comunissimi!



E sul muro opposto della Calle del Cavalletto c'e' il ninzioleto "normale" con la cornice dipinta in nero.

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