Ho trovato fra le mie foto questo scatto dal Ponte di Cristo da cui si vede la facciata verso il Rio di Santa Marina del palazzo Dolfin Bolani. A sinistra si vede al primo piano nobile una notevole quadrifora con balcone aggettante in pietra bianca e al secondo piano nobile un'altra quadrifora con 2 balconi separati. Sia al primo piano nobile che al secondo la quadrifora centrale ha due coppie di monofore ai lati, tutti di stile gotico, archiacuti. Sullo sfondo si vede l'inzio del Rio di Santa Marina.
L'ultima foto in questo post, fatta dall'altra parte dello stesso ponte di Cristo ha sullo sfondo la fine del Rio di Santa Marina che si divide in Rio di San Giovanni Laterano (a sinistra) e Rio della Tetta (a destra).
Campo San Marina sta nel cuore di una dei miei "sostenitori" che ogni mattina lì prendeva il caffè con un cornetto alla marmellata. Non ci passavamo spesso, ma non direi di conoscerlo bene. Non l'ho esplorato come si deve, ma conosco un bel negozio di fronte l'albergo Santa Marina. E' piccolo ma bello.
La chiesa Santa Marina fu demolita nel 1820. Al suo posto è sorto Hotel "Santa Marina", negli anni 90 di tre stelle, negli ultimi anni di quattro, con 16 camere nessuna con canal view.
Campo Santa Marina, settembre 2008
Palazzo Dolfin Bolani (a sinistra, quello con intonaco color rosa) realizzato secondo i dettami del gotico maturo. Questa è la facciata che guarda al campo di Santa Marina. L'altra che prospetta sul Rio di Santa Marina si può osservare dal vicino Ponte di Cristo. Cercherò di farne una foto la prossima volta. Tutte le finestre della facciata verso l'acqua sono archiacute con il classico fiorone tardogotico superiore. La facciata che guarda al campo di Santa Marina è un po' meno vistosa e più disomogenea perché, ad un primo piano gotico, corrisponde un secondo piano xon pentafora centrale in stile arcaico veneto-bizantino con due coppie in monofore laterali rinascimentali. Sopra l'antico cornicione, ancora ben evidente, in tempi non troppo lontani è stata realizzata una sopraelevazione e, sopra il tetto, un grande abbaino.
Il palazzetto, oggi perfettamente restaurato, venne costruito per la famiglia Dolfin verso il 1250. Divenne di proprietà della famiglia d'origine lombarda dei Cima nel corso del Quattrocento, per diventare quindi Bolani quando, nel XVII secolo, Lucrezia Cima sposò Antonio Bollani: rimase di quest'ultima famiglia fino al 1820. Attualmente la proprietà è frazionata.
dal libro "I palazzi di Venezia" di Marcello Brusegan.
15 settembre 2009
L'arco di Santa Marina attualmente è sorretto da un sostegno in legno, per garantirne la sicurezza.
Da quando l'antica omonima chiesa fu demolita Campo di Santa Marina ha acquistato una connotazione esclusivamente residenziale con edifici di tipo minore, come le due case d'affitto cinquentesche legate in testata da questo arco costruito in mattoni nel XVI secolo.
Se volete vedere altri archi di questo tipo a Venezia qui do il link per un post di Fausto che ha come soggetto gli Archi in mattoni a Venezia, così potete capire che funzione avevano questi archi chiamati in veneziano "vòlti".
Per vedere il post di Fausto cliccate QUI
Dal libro "I palazzi di Venezia" di Marcello Brusegan so che dopo il matrimonio di Filippo Barbarigo con Chiara Pisani Moretta nel 1793, i due palazzi degli sposi - palazzo Barbarigo della Terrazza e palazzo Pisani Moretta vennero uniti con dei cosidetti "passatici", cioè dei passaggi aerei che scavalcavano la stretta calle Barbarigo. I passatici sono ancora esistenti (io non sono ancora andata a vederli) ma sono murati per impedire la comunicazione tra due palazzi che oggi sono di differenti proprietari.
Ma una volta questi archi a Venezia costruiti in mattoni servivano ad indicare che i due edifici collegati da essi erano di appartenenza di un solo proprietario o della stessa famiglia padronale.
Però in un altro post di Fausto ho visto "dei passatici" d'età moderna costruiti fra palazzo Loredan e Ca' Farsetti, i due palazzi che oggi appartengono alla Comune di Venezia e ospitano il Municipio. Questi passaggi vengono costuriti per facilitare il transito verso i vari uffici comunali. Potete vederli qua fotografati da Fausto se cliccate QUI vedendo il suo post che ha come soggetto Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, la prima donna laureata nel mondo.
Nelle mie foto di Campo Santa Marina manca il lombardesco palazzo Lorendan (N. 6043) che chiude in fondo il campo. Non l'ho fotografato. Ci penso la prossima.
Proseguendo nella direzione opposta dell'arco si esce sul Ponte di Cristo sopra Rio di Santa Marina.
Rio di Santa Marina è un rio che conosco un po'.
Emilia
ОтговорИзтриванеBenvenuto!
Io cambierò il post pro italiano .. hehe
bacio
grazie