събота, 18 септември 2010 г.

Grande Giandri

Chi ha letto un po' la mia (no, la nostra) commedia veneziana forse già conosce un po' Sig. Giandri.
Chi ha letto le sue pagine lo conosce un po' meglio. Tra l'altro io leggevo e rileggevo soprattutto l'ultima sezione ... et cetera ma mi sento in dovere di fare il link all'indice alla home page di Giandri's Homepage, uno dei miei due preferiti siti personali. In questi giorni tra l'altro sono raggiunti e superati i centomila visitatori del suo sito, che vi suggerisco di vedere, l'ho detto anche prima e lo ribadisco, è molto interessante e aprofondito. Ed io parlo solamente della terza parte di questo sito nella rubrica "et cetera".
Io e Sig. Giandri abbiamo cominiciato la nostra corrispondenza grazie alle sue pagine dedicate a Frari e dopo qualche mese di domande (da parte mia) e gentilissime risposte (da parte sua) sono stata lieta di conoscerlo di persona.
Gli do del mio Professore e devo dirvi che è un professore per eccellenza, anche se lui sempre lo nega. Sa tantissime cose e sa raccontarle meravigliosamente, si esprime sempre in modo strepitoso. Ascoltarlo dal vivo come spiega ogni cosa nella Santa Maria Gloriosa dei Frari è anche più bello del leggere le sue pagine dedicate a questa chiesa nella quale è stato battezzato e poi si è sposato. E' la sua chiesa e lui la ama come ama la sua città e la sua famiglia, che sono lieta di conoscere anche.


Nella commedia ho già pubblicato una sua foto in tabarro d'inverno (di spalle). Anche in questa foto storica per me lui è di spalle. L'ho fatta nel momento in cui lui apriva la porta del Campanile di Frari dove siamo saliti uno dei primi giorni di settembre. La foto l'ho scattata avendo il suo permesso e la pubblico qua solo per assicurarvi, che la mia salita sul Campanile dei Frari dove mi ha accompagnata è stata una sua idea che è stata realizzata con il permesso del Signor Parrocco con il quale Sig. Giadri era andato a parlare di persona uno dei giorni precedenti.
Io, son stata fortunata sopprattutto di conoscerlo, se non lo conoscevo non sognavo nemmeno di salire sul Campanile dei Frari che non si può visitare infatti.
Gli sarò sempre grata, al mio Professore di Frari, e al Signor Parrocco che gli aveva dato il suo permesso per questa nostra vistita al sottotetto della chiesa e alla cella campanaria da dove si vede uno dei più belli panorammi a Venezia e nel tutto il mondo.

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