петък, 17 септември 2010 г.

Le più belle del vaporetto


Sabato, nel pomeriggio ci spostiamo, Rayna scende a San Tomà, io a San Zaccaria, e ci mettiamo d'accordo di incontrarci verso le 8 di sera in piazzetta, non so ancora che la stessa sera andrò anch'io al Festival del Cinema al Lido e vedrò Catherine Deneuve, elegantissima in un vestito nero e scarpe nere con punte aperte sul tappeto rosso prima della proiezione del film francese nel quale è protagonista. Prima stavamo dall'altra parte del vaporetto e abbiamo parlato un po' con la marinaia Actv, una ragazza simpaticissima e cordiale che aveva molto belli orecchini d'argento, piccoli e molto raffinati. "Che bello lavorare all'aperto" dico io, e la marinaia concorda con un pizzico di ironia: "Sì, soprattutto d'inverno". Poi dopo il Ponte di Rialto ci spostiamo con le valigie dall'altra parte, forse prima della fermata di San Silvestro. Poi Rayna scende con la valigia a San Tomà, ci salutiamo, tira fuori la camera per riprenderci, e dice: "Le due più belle di tutto il vaporetto!", noi ridiamo, io rispondo "Grazie, grazie". Anche la marinaia Actv sorride e dice: "Grazie, capito, avanza da bere!". Il passaggio intanto è chiuso, il vaporetto sta ripartendo, io scoppio a ridere e grido in bulgaro: "Hai sentito cosa ha risposto?"




La cosa più bella è che il giorno dopo, mentre aspettavo Rayna di arrivare da Lido, nel imbarcadero di Sant'Angelo è passata Linea 1 con Marica, la stessa marianaia Actv, che io subito ho riconosciuto (grazie ai suoi orecchini, perché nella mattinata della domenica della Regata lei era senza il capellino e senza gli occhiali da sole) subito l'ho salutata quando il vaporetto stava per partire: "CIAO BELLA!" Mi ha riconosciuto anche lei. Sorridente le ho detto: "Mi è piaciuta da matti la tua battuta di ieri, avanza da bere!" Abbiamo riso di nuovo, lei ha detto della mia amica "Lei era con la camera...", volevo sapere come si chiama e la marinaia mi ha detto il suo nome - Marica. E così ci siamo salutate anche la domenica con Marica, stavolta io dall'imbarcadero, lei sul vaporetto, augurandoci Buona domenica e Felicissima regata storica.

6 коментара:

  1. Allora, ecco la spiegazione di Matteo:

    Il verbo, come pensavamo è AVANZARE, ma AVANZA non si usa all'imperativo. "Sucuro?", ho chiesto a Matteo e lui: "yes". (devo dire che prima, due giorni fa mi diceva che "Avanzi" era del "tu" e "Avanza" era del "Lei" (sic!))

    Dunque qui abbiamo il verbo AVANZARE nel senso che ti TI DEVO DA BERE.
    Matteo mi ha detto: "Lei stava parlando a TE e diceva che la tua amica avanza da bere."

    A questo punto io non capivo ancora il rebus dicendo "cioè" e Matteo ha continuato con la spiegazione:
    "che la tipa del vapore deve offrirle da bere"

    O devo studiare ancora molto l'italiano, o Matteo nonostante che sia un professore d'italiano non sa spiegarlo bene.

    "Troppo casino anche per me, ha aggiunto alla fine il poverello, non posso insegnare la propria lingua".

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  2. Hahaha! XD ma xcome ti dicevo io sono insegnante sì ma non di LINGUA italiana (dovrei, ma sono un "letterato"), e poi per spiegare al meglio una lingua è meglio che non sia la propria, perchè alcune cose sono scontate e ovvie da speigare, ma che la si sia studiata molto molto approfonditamente.

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  3. aaha, ho capito, la Marica mi offrirà da bere per il complimento che le ho fatto!
    Meglio di così?!

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  4. Se posso mi intrometto un attimo nella discussione... il fatto è che in Italia esistono tantissime espressioni di tipo regionalistico che per lo più hanno derivazioni dialettali, espressioni che non sono esattamente "corrette" in italiano, ma che vengono usualmente utilizzate da moltissime persone. "Avanzo qualcosa da te" nel senso di "sei in debito con me" è appunto una di queste forme "impure" che infatti viene usata solo nel Nord-Est, se si usa questa forma nel resto d'Italia nessuno ne capisce il senso...

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