Nella seconda metà dell’Ottocento dopo la nascita e lo sviluppo dell’Accademia di Belle Arti si diffonde l’interesse a documentare la produzione artistica e decorativa. Così al giovane Zaccaria Dal Bò (1872-1935), appena uscito dall’Istituto d’arte di Venezia vengono commissionati gli acquerelli contenuti in un album dal 1895 esegiuti probabilmente subito dopo l’intervento di consolidamento degli affreschi del Fondaco dei Tedeschi.
Gli acquerelli dello Zaccaria del Bò riproducono al completo gli affreschi di Tiziano allora visibili sulla facciata del Fondaco verso la Merceria e, certo con l'interpretazione dell'artista che li copiò, il valore cromatico di quell'opera. Così come l'acquerello con l’Ignuda evidenzia il cromatismo allora visibile nella Nuda, l'unico degli affreschi copiati eseguito da Giorgione.
Il ciclo commissionato dalla Serenissima a Tiziano nel 1508 ebbe, anche se in misura minore rispetto a quello di Giorgione, un rapido degrado. Prima del 1967, la critica aveva dato per irrecuperabile ogni traccia di questa decorazione, a causa anche dei materiali usati nell'intervento di restauro della fine degli anni Trenta del Novecento, che aveva portato all'annerimento pressoché totale dei brani superstiti.
Nel 1967, a cura della Soprintendenza alle Gallerie e Opere d'Arte di Venezia, i frammenti furono strappati e trasferiti alle Gallerie dell'Accademia. In occasione della mostra Giorgione a Venezia, tenuta alle Gallerie dell'Accademia nel 1978, venne ricostruito il ciclo degli affreschi superstiti di Tiziano al Fondaco. Rispetto a quella ricostruzione i nostri acquerelli mostrano più frammenti: soprattutto per la parte del fregio che corre sotto alla teoria delle finestre; qua e là qualche piccolo brano per la decorazione dipinta sopra le finestre e negli interspazi esistenti tra di esse.
Risulta chiaramente più leggibile di quanto non lo sia oggi la figura del Compagno della calza (l'ultimo a destra del ciclo) strappato nel 1937 assieme alla Nuda di Giorgione.
Proprio nella facciata erano presenti degli affreschi di Giorgione e di Tiziano che rappresentavano delle allegorie alludenti alla stabilità della Repubblica Serenissima, basata su:
La pace. Allegoria dipinta da Giorgione.
La giustizia. Simboleggiata dalla Giuditta di Tiziano.
Frammenti di questi affreschi sono visibili oggi alla Galleria G. Franchetti alla Ca' d’Oro, mentre nella terza sala delle Gallerie dell’Accademia negli ultimi anni si conserva anche La Nuda di Giorgione, che decorava anch'essa la facciata del Fondaco dei Tedeschi verso il Canal Grande. La Nuda è l'unico degli affreschi di Giorgione che è stato salvato.
Sources:
http://www.museocastelfrancoveneto.tv.it/artisti/30.htm
http://gritti.provincia.venezia.it/cittadinanza_europea/il_fondaco_dei_tedeschi.htm
Джорджоне е мн. важен персонаж във венецианския живот
ОтговорИзтриванеРайне,
ОтговорИзтриванеДжорджоне отдавна е любимецът на Хринчи, аз също имам някоя и друга тайна свързана с него и по-специално с "Бурята", ето че сега и ти се пристрасти към него. Дали пък да не изберем негова картина за официалния сайт на "Клуб Помпея"? Тази от "Ермитажа" Юдит стъпила с нежност върху челото на Олоферн, който пред малко е обезглавила. Ние разбира се, ще й сложим само лицето, най-много бюста. И забрави за смяна на името, то ще си е. Всеки може да прави какво си иска в каквито и да е формати, но името няма да се сменя.
P.s. per Rayna
ОтговорИзтриванеАйде, пък ти пожелавам да идеш да видиш "Голата" в Галерията на Академията, както аз отидох да видя "Кошничката° на Караваджо в Пинакотека Амброзиана.
Райничка ли иска да сменим прекрасното име "Помпея"??! Но защо? .... а за Джорджоне - той е художник, влязал в живота ми от най-ранно детство и наистина е един от любимите ми!
ОтговорИзтриванеХринчи,
ОтговорИзтриванезащо ли.. защото един ден реши, че в Италия името Pompea се свързало главно с чорапогащи, но като й покажа calle Pompea във Венеция ще се вразуми :) пък и дори и така да е, какво от това, в крайна сметка клуба ни е дамски! в клуба не приемаме мъже както мъжете не носят чорапогащи