© photo by Fausto Maroder
1. I fatti
E' stata un'azione intenzionale: è servita parecchia forza per staccare e portare via da campo dei Mori la testa della statua di Rioba, una delle sculture più famose di Venezia e una delle più note ai turisti per via del suo naso di ferro considerato «portafortuna». L'atto vandalico (il furto è escluso perché la duecentesca testa di marmo, dal peso di quasi venti chili, è caduta scheggiando la pavimentazione del campo dei mori e quindi si è rovinata) è avvenuto nella notte tra venerdì e sabato tra le 2 e le 2,30.
Che si tratti invece di un'azione intenzionale è evidente perché la testa di Rioba era stata restaurata una decina di anni fa e, dalle relazioni tecniche in mano alla sopraintendenza, risultava agganciata saldamente al corpo della statua con giunti metallici e stucco. L'allarme per la sparizione della testa è stato lanciato sabato mattina, il 1 maggio, da una coppia di turisti francesi che volevano accarezzare il naso portafortuna della statua (come consigliano le guide turistiche) e che ha chiesto spiegazioni a un ristoratore della zona per chiedere i motivi della scomparsa. Immediata la reazione del ristoratore che ha chiamato le forze dell'ordine. A far pensare all'atto vandalico anche il fatto che nel corso della stessa notte è stata pure infranta la vetrina di un ristorante non lontano da campo dei Mori del nome "Da Rioba".
2. I precedenti
Non è la prima volta che il patrimonio artistico di Venezia viene preso di mira dai vandali. Il caso più eclatante risale al 2004 quando un uomo (rivelatosi poi disturbato mentalmente) prese a martellate il capitello dei Legislatori a Palazzo Ducale e le statue di San Francesco e San Marco sulla facciata della chiesa del Redentore alla Giudecca.
3. Il naso di ferro ha portato fortuna di Antono Rioba
La testa divelta della statua di Sior Rioba da vandali notte del 1 maggio tre giorni dopo rispunta in una calle a Canareggio (Calle della Racheta) o nel sotoportego della Calle Racheta: l'ha rinvenuta uno spazzino, che l'ha poi consegnata ai carabinieri.
Il sotoportego della Racheta che da' sul Rio di San Felice e si trova non lontano dal Ponte Chiodo lo potete vedere in foto nel blog di Stef basta cliccare sul titolo del suo blog dedicato agli angeli veneziani che è in francese Venise la part des anges
*la foto di Fausto Maroder che illustra questo post è con il Copyright, per usarla si deve avere l'autorizzazione scritta dell'autore. Qui do anche il link verso il suo post originale:http://alloggibarbaria.blogspot.com/2010/05/vandalismo-venezia.html
La mia deduzione è questa: Dopo aver danneggiato la testa i ladri diventati subito "vandali" si siano pentiti che arrabbiati con se stessi visto che non potevano prendere la cifra promessa e avranno lasciato la testa che pesava circa 20 kg nel sotoportego della Racheta perchè avevano a disposizione una barca! Che ne dite?
ОтговорИзтриванеOra pero' dopo l'incendio nella chiesa di Santa Maria dei Derelitti detta l'Ospedaletto penso che si tratti di un gruppo ben organizzato di vandali che di certo non sono veneziani nel cuore, infatti non credo che loro abbiano un cuore nel petto nè cervello nelle sue teste di c.zo. Tolleranza zero ai vandali. Li devono caturare e fargli vedere i quattro fori tra le colonne di San Marco e Todero.
ОтговорИзтриване