вторник, 4 май 2010 г.

Imago pietatis (un tesoro da scoprire) ai Frari

L'"imago pietatis", proveniente dalla seconda chiesa dei Frari, misura appena cm. 23x36.

Non ci è rimasta alcuna traccia della seconda chiesa dei Frari, quella i cui lavori iniziarono nel 1250.
Probabilmente i disegni ed i documenti andarono distrutti a seguito dell'incendio del convento del 1369.
Appartiene sicuramente alla seconda chiesa questo piccolo bassorilievo marmoreo che si trova incastonato nel pilastro trecentesco che divide la seconda dalla terza cappella absidale destra del transetto.
Venne incassato qui probabilmente all'epoca della costruzione della terza attuale chiesa.
Il bassorilievo, che conserva ancora gran parte del colore con cui era stato dipinto, misura appena cm. 23x36 e rappresenta il Cristo morto a mezzo busto, con le costole sporgenti. Su di lui piange un angelo.
Esposta alla devozione dei fedeli, questa piccola immagine costituiva, e costituisce ancora oggi, un invito a conformarsi al Cristo morto che si era dato tutto per noi.
Questo piccolo marmo è un ulteriore segno dell'amore salvifico oblativo offerto dai frati ai veneziani.

Più tardi nel 1487, proprio nella contigua cappella Bernardo, nella parte superiore del suo polittico, Bartolomeo Vivarini avrebbe dipinto un "Cristo morto" che mostra le piaghe.
Ed ancora più tardi nel 1516 il committente dell'Assunta del Tiziano, padre Germano da Casale, volle che, alla base della cornice in centro, fosse posto un finto tabernacolo in pietra raffigurante il "Cristo morto" per sottolineare il pensiero francescano sull'umanità sofferente e redentrice di Cristo.

Fonte, testo e foto:
http://giandri.altervista.org/giandri_0407_Frari_3.html

Post scriptum:
mi piace molto questo Imago pietatis, e come avete già letto non piaceva solo a me, piaceva molto a Bartolomeo Vivarini e piaceva tanto al commitente dell'Assunta del Tiziano, padre Germano da Casale. Sono certa che piacerà anche a Dodo Veneziano, non so come ma mi ricorda un po' il suo stile d'impatto.

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