


La sala del Capitolo
La sala del capitolo è il locale destinato alle riunioni comunitarie dei frati.
L'attuale sala del Capitolo è cronologicamente la terza tra quelle che si sono succedute nel convento dei Frari.
[...OMISSIBLE...chi vuole leggere tutto deve andare al post originale verso il quale do il link sotto nella fonte]
Quella esistente oggi, che misura m. 17,80x10,60, potremmo chiamarla sala del Capitolo nuovissima: della sua esistenza più antica possediamo una testimonianza indiretta: l'urna sepolcrale del doge Francesco Dandolo che volle essere seppellito in questa sala; il doge morì nel 1339. Nel 1346 vi si tenne il Capitolo generale dell'Ordine con i Ministri provinciali ed i delegati di tutta Europa.
La sala del Capitolo, facendo parte del convento dei Frari, seguirà le vicende di quest'ultimo. Con la capitolazione della Repubblica di Venezia, entrate le truppe francesi in città il 16 maggio 1797, gli ambienti del convento furono occupati dai soldati che vi si accamparono.
Durante la seconda occupazione francese, il 4 aprile 1806 tutto il complesso dei Frari, dalla chiesa al convento, dagli arredi alla biblioteca, furono incamerati dal Demanio. Successivamente tutti gli ambienti del convento vennero destinati ad "Archivio generale Veneto", oggi "Archivio di Stato".
La sala del Capitolo di conseguenza venne abbandonata: la tomba del doge Giovanni Gradenigo (morto nel 1356) venne distrutta e le spoglie gettate alla rinfusa nell'isola ossario di S. Ariano, oltre Torcello, assieme alle ossa provenienti da altre chiese soppresse.
L'urna del doge Francesco Dandolo si salvò ed andò a finire al Museo del Seminario mentre la lunetta di Paolo Veneziano venne portata nella sacrestia della chiesa della Madonna della Salute.
La stessa sala del Capitolo subì diverse trasformazioni che la resero irriconoscibile: venne destinata dal Demanio ad uso della fabbriceria della chiesa in comunicazione con la sacrestia, venne divisa in tre locali e tagliata a metà da un solaio in legno per ricavare altri spazi per l'Archivio di Stato che destinò a sala dei Testamenti.
Nel Novecento la sala del Capitolo ha subito importanti interventi di restauro che ne hanno messo in rilievo l'eleganza gotica del soffitto sostenuto dalle colonne e la finestratura di trifore che si affaccia sul chiostro esterno (o della Trinità).
Qui è finalmente tornata al suo posto originario la tomba del doge Dandolo con la lunetta di Paolo Veneziano: quest'ultima, dopo essere tornata dalla sacrestia della chiesa della Madonna della Salute, per un periodo fu ospitata anche nella sacrestia dei Frari, prima di ritornare ad unirsi al monumento per il quale era stata concepita e dipinta.
Fonte, testo intitolato "La sala del Capitolo" e le tre foto di questa sala:
http://giandri.altervista.org/giandri_0407_Frari_3.html
Ma chi è questo Demanio?!
ОтговорИзтриванеCi sono stato anche io qua!!! =D
ОтговорИзтриване