вторник, 22 юни 2010 г.

Commedia, atto III, scena 1 (Demanio e l'Archivio di Stato)


Atto III, scena 1

La Sig.ra Straniera:

Sono sfuffata da quelli che sono in grado di spiegarmi qualcosa che non conosco o non capisco, ma per una o altra ragione non lo fanno, e non lo fanno non perché non lo sanno... Si tratta solo di mancanza d’interesse o se preferite mancanza d’attenzione per l’altro, infatti quelli spesso anzi non ti leggono, vedono qualche foto e senza leggere ciò che è scritto lasciano un commentino tipo “Ci sono stato anche io qua!!!”

Però i veri e propri veneziani non son così... Forse perché esiste un modo di dire .... "veneziani, gran signori!!!!" Volevo dire che non per caso si dice “ veneziani, gran signori” perché i veri e propri veneziani lo sono!

(entra il nobilissimo Sig. Giandi e si salutano)

La Sig.ra Straniera:

Lo sa che non capivo chi era quel Demanio... Avevo copiato le Sue parole ma ancora non so chi era il Demanio...

Sig. Giandri:

Il "demanio" rappresenta tutti i beni immobili dello Stato. I beni immobili sono i terreni, le case, gli edifici, i palazzi, ecc. Un terreno non può essere senza proprietario, qundi se il proprietario non c'è, la conseguenza è che il proprietario è lo Stato.

La Sig.ra Straniera:

Ah, grazie... Pensavo chi sa fosse... Visto che era scritto con la maiuscola... credevo fosse una persona importantissima...Non mi veniva in mente di cercare la parola sconosciuta nel vocabolario...

Sig. Giandri:

Qundi Il demanio è il complesso di tutti questi beni che appartengono allo Stato.
Ad esempio adesso quasi tutti gli edifici del convento dei Frari sono di proprietà dello Stato. In particolare oggi sono sede dell'Archivio di Stato.

La Sig.ra Straniera:

Sì sì, almeno questo lo conosco.

Sig. Giandri:

Questo archivio era voluto dall'imperatore d'Austria al tempo della dominazione austriaca.

La Sig.ra Straniera:

Davvero? Io pensavo che esistesse dai tempi della Repubblica e dei Dogi... Uf, che scema che sono! Allora il convento dei francescani funzionava...

Sig. Giandri:

L’archivio certamente esisteva ma non era custudito lì. Oggi la quasi totalità dell'antico convento, soppresso dalle leggi napoleniche, è occupato dall'Archivio di Stato che è venuto a costituirsi in quest'area agli inizi dell'Ottocento, sotto la dominazione austriaca.

La Sig.ra Stranera:

In ogni caso, nel chiostro dei Frari si può entrare solo dal Cortile dell’Archivio di Stato, vero?


Sig. Giandri:

Esisteva una porta che dalla Chiesa portava nel Chiostro che oggi è chiusa. Oggi al Chiostro si entra attraverso l'Archivio di Stato. In teoria ci sarebbe un passaggio anche tra la Sala del Capitolo ed il Chiostro, ma è sempre chiuso.

Sig.ra Straniera:

Ma lo sa che a luglio nei giorni dopo la festa del Redentor l’ho visto aperto io quel passaggio...

Sig. Giandri:

Comunque il Chiostro fa parte del Demanio (=> Stato => Sede dell'Archivio di Stato)

(entra il Sig. dei Campanili accompagnato da un altro signore in maschera, si fermano per un pò, per continuare poi la loro strada. In questa prima scena dell'atto terzo la Sig.ra Straniera non conosce di persona il Sig. dei Campanili e quindi non si salutano perché non si conoscono)

Sig. dei Campanili:

Il Cortile dell'Archivio di Stato di Venezia non è facilmente visibile al pubblico.

L’altro signore in maschera:

Sono almeno due anni che tento di entrare. Ho chiesto in due diverse occasioni alla reception quanto fosse stato possibile visitare il chiostro. Mi è stato risposto, piu' o meno gentilmente, che si poteva accedere in primavera.

Sig. dei Campanili:

Il cortile dell'Archivio di Stato e quindi il Chiostro della Trinità sono poco accessibili al pubblico. Credimi che passo di lì quasi tutti i giorni e ho dovuto attendere dei mesi per trovare l'ingresso aperto.

L’altro signore in maschera:

Ho atteso inutilmente l'arrivo di ben due primavere e ormai stanco ho inviato loro almeno tre mail chiedendo, molto gentilmente, quando mi avrebbero concesso tale opportunità.

Sig. dei Campanili:

Ho potuto fare le foto che ho pubblicato nel mio blog durante la Settimana della Cultura, lo scorso aprile.

L’altro signore in maschera:

O io sono particolarmente sfigato oppure per entrare devo noleggiare un elicottero.

Sig. dei Campanili:

Se verrò a conoscenza di qualche apertura di questo luogo al pubblico non mancherò di scriverlo nel blog.

L’altro signore in maschera:

Putroppo io sono a Venezia solo di sabato.

(Il Signore dei Campanili e l’altro signore che lo accompagna escono)

La sig.ra Straniera:

Immagino che Lei, Sig. Giandri, possa entrare quando vuole nel cortile dell’Archivio di Stato...

Sig. Giandri:

No, Lei non deve credere chissà che cosa di me: io sono solo un veneziano, innamorato della propria città... Se ho scritto dei Frari è perché è la mia chiesa, dove mi sono sposato...
Quel leone con il Vangelo chiuso del cortile dell'Archivio di Stato lo ho fotografato solo perché era stata un'occasione poter entrare negli spazi dell'archivio (doveva essere una iniziativa "Archivio a porte aperte" o qualche altra manifestazione di questo tipo).

La Sig.ra Straniera:

Immagino che Lei possieda anche una collezione di leoni alati.

Sig. Giandri:

Per quanto riguarda foto di leoni, non mi sono mai preoccupato di fotografarli.

5 коментара:

  1. Gli spunti offerti dalla commedia sono davvero interessanti. I commenti dei protagonisti, messi così in ordine, formano dei dialoghi che insegnano qualcosa a chi ha voglia di saperne di più su Venezia. Al termine pensi di farne un libro?

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  2. Sì, Fausto,
    invece di scrivere la guida per Venezia in bulgaro, scrivo e pubblico (alla fine in un libro) la commedia interattiva direttamente in italiano :)

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  3. Ti faccio i miei complimenti e i miei migliori auguri per la tua iniziativa!

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  4. Grazie, Fausto,
    quindi ti piace come si comporta e parla il Signore dei Campanili? :-)Nella commedia lui è davvero come traspare dal suo blog: semplice, simpatico, generoso e curioso. Ecco una sua battuta che lo descrive perfettamente: "Più che alla fortuna, mi affido alla mia tentacia. Essa mi consente, prima o poi, di accedere a luoghi di Venezia che non tutti possono visitare" la userò senz'altro in una delle prossime scene :)

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