Oggi, cari amici, vi parlerò dei simboli dei quattro Evangelisti, o della Sacra Quadriga.
Questa è una lezione che non avevo mai insegnato a scuola come dovevo, come l’avrei fatto ora se ne avessi l’opportunità. In classe dicevo quale evangelista da quale essere viene rappresentato, menzionavo Venezia e il leone alato di San Marco, un simbolo che conoscevano più o meno tutti e basta. Non avevo mai spiegato come furono scelti questi simboli per far parte dell’icongrafia del cristianesimo, perché proprio non lo sapevo. L’ignoranza non ha limiti a scuola (questo è un segreto che ormai che non insegno più la storia dell’arte, lo posso svelare). Infatti gli studenti di oggi son ignoranti perché ci sono tanti ignoranti tra i professori.
Posso solo sperare che l’insegnante che è venuto al mio posto queste cose le sappia spiegare. La preside l’avesse scelto perché si era laurato a Roma e voleva vantarsi di un insegnante di storia dell’arte in qualità di teologo e scultore. Quando ho parlato con lui, lui stesso mi ha detto che si era occupato di (o con) mosaici a Roma. Certamente, dopo due lauree a Roma lui a differenza di me, non aveva dei dubbi sulle preposizioni. Ed io ero una pazza autodidatta della storia dell’arte in italiano che gli raccontava con passione la sua storia particolare con Caravaggio a Milano. Ma non parlo più di me nè del mio successore al Liceo italiano e torno ai Simboli della Sacra Quadriga.
In realtà c'è un solo Vangelo, ma il lieto annuncio è giunto a noi redatto da quattro evangelisti.
È la Sacra Quadriga, il misterioso cocchio di Dio, condotto - secondo una visione del profeta Ezechiele, ripresa dall'Apocalisse - da quattro "esseri viventi" che avevano sembianza di uomo, di leone, di bove e di aquila. Gli antichi autori cristiani applicarono agli evangelisti le simboliche sembianze della profezia, riconoscendo nel Vangelo il nuovo trono di Dio.
Matteo fu simboleggiato nell'uomo alato (o angelo), perché il suo Vangelo inizia con l'elenco degli uomini antenati di Gesù Messia.
Marco fu simboleggiato nel leone, perché il suo Vangelo comincia con la predicazione di Giovanni Battista nel deserto, dove c'erano anche bestie selvatiche.
Luca fu simboleggiato nel bove (o bue), perché il suo Vangelo comincia con la visione di Zaccaria nel tempio, ove si sacrificavano animali come buoi e pecore.
Giovanni fu simboleggiato nell'aquila, l'occhio che fissa il sole, perché il suo Vangelo si apre con la contemplazione di Gesù-Dio: "In principio era il Verbo..." (Gv 1,1).
Nell’iconografia tutti e quattro venivano raffigurati alati, così l’uomo (il simbolo di Matteo) venne con le sembianze di un angelo.
La Sacra quadriga si può vedere nelle chiese, sui Lezionari, sui leggii o nelle decorazioni di amboni, pulpiti ed altari, la riproduzione degli animali simboli degli evangelisti: è una tradizione veneranda che vuol sottolineare la fede cristiana nell'unico "Vangelo quadriforme". Nonostante sia opera di quattro autori diversi, autore principale del Vangelo è Gesù stesso, protagonista della storia della salvezza, mandato da Dio Padre a rivelare agli uomini il nuovo messaggio dell'amore.
Su questo io non dubito, l’autore del Vangelo è Gesu stesso ed ogni volta che vedo un film forte che esalta il suo messaggio dell’amore lo sento che è proprio così. Un giorno vorrei parlare dei film “Vangelo secondo Matteo” di Pier Paolo Pasollini ed anche del film di Mel Gibson “La passione” se era così tradotta in italiano “The Passion of the Christ”.
I simboli dei quattro evangelisti li ho visti in GRANDI altorilievi bronzei sulla facciata del Duomo di Orivieto, li ho visti (in foto, non dal vivo) nella lunetta della chiesa di San Lorenzo, Cattedrale di Genova, sopra il martirio di San Lorenzo (sulla graticola) e ai due lati di Cristo benedicente. E li ho visti nella pentafora dei capitelli di un palazzo privato a Venezia, palazzo Agunsdio detto anche dei Quattro Evangelisti.
Li ho riconosciuti subito vedendoli mentre andavamo verso la Galleria internazionale d’Arte Moderna in Ca’ Pesaro ed è stato un dei più GRANDI momenti di quelli che ho finora vissuto a Venezia.
Penso che questa sia l'unica rappresentanzione dei simboli dei quattro Evangelisti o la sacra Quadriga non nella facciata di un chiesa ma in un palazzo privato. La bella pentafora dell'unico piano nobile di questo palazzo è ornata anche con l'Angelo annunciante e l'Annuciata e tra le due figure che rappresentano l'Annunciazione vediamo i bassorilevi sui capitelli degli Evangelisti, che credo tutti potranno riconoscere, tutti alati e tutti tengono il suo Vangelo. Il nome di questo palazzo della fine del sec. XIV o con altre parole della fine del Trecento, palazzo Agnusdio viene dalla patera con l'agnello evangelico che si vede sopra la porta d'acqua. L'agnello, un animale da sarcrificio dai tempi lontani all'Oriente, diventanto simbolo di Gesù Cristo, ripreso dall'Apocalisse, anche oggi si mangia a Pasqua per ricordare il sacrificio di Gesù, figlio di Dio Salvatore. I bassorilievi che ornano la pentafora sono del sec. XIV-XV e sono eccellenti esempi della scultura medievale che fa passo tra lo stile romanico e quello gotico.
E' bellissima la lunetta (o devo dire il timpano) sopra la porta del palazzo Agnusdio, ma la presenterò in un altro post che le dedecherò specialmente.
Adesso do il link verso il grande gesto di Martine de Sclos che ha subito pubblicato le sue foto dei rilievi di Palazzo Agusdio e così potete vedere ogni particolare dei simboli dei quattro Evangelisti nella pentafora di questo palazzo che è tra i miei preferiti in assoluto DOVETE PROPRIO VEDERE I PARTICOLARI FOTOGRAFATE DA MARTINE CLICCATE QUI
Emilia, merci pour votre article, je suis entrain de mettre des photos de détails des quatre évangélistes dans le blog. Cela m'a permis de mettre également un nom sur ce palais que nous avons rencontré en allant visiter la Ca'Pesaro;
ОтговорИзтриванеExcellente semaine à vous.
Martine de "Sclos"