Questa è l'ultima delle tre opere del Tintoretto, nelle quali il pittore effigiò il committente Tommaso Rangone che gli aveva chiesto e pagato per le tre tele che hanno come oggetto dei miracoli di San Marco (e certamente contengono tutte e tre tra gli effigiati il ritratto del committente che indossa in tutti e tre quadri quel suo speciale vestito dorato). I quadri una volta decoravano le pareti di Scuola Grande di San Marco, adesso "le due ali del trittico di San Marco o di Tommaso Rangone" se posso esprimermi così Trasfugamento del corpo di San Marco e questo miracolo di San Marco che vi presento in questo post si possono vedere nelle Gallerie dell'Accademia a Venezia. Il terzo quadro Ritrovamento dei resti di San Marco che fosse centrale nel così formatosi trittico ora è collocato nella Pinacoteca di Brera a Milano.
Tintoretto, St Mark Rescuing a Saracen from Shipwreck, 1562-66
Oil on canvas, 398 x 337 cm, Gallerie dell'Accademia, Venice
The picture was originally intended to be the left "wing" of a three-part cycle showing posthumous miracles of St Mark. The saint's soul has materialized in this painting top right, where St Mark is shown as a flying figure coming in haste to rescue a Saracen who has called on him in his hour of need, and conveying him to a lifeboat as a reward for his conversion. The symbol of the power of God's own aid symmetrically balances the figure of the saint, manifesting itself as a mysterious cloud in human form. The lower edge of the picture shows the donor Tommaso Rangone with his golden knightly robe flung back, helping another Muslim into the Christian boat.
The figures form a diagonal which is continually broken to indicate the fury of the natural elements. The stormy sea and wind-tossed clouds evoke the meteorological conditions in a way which is almost over-dramatized. This is, however, a superb example of the visionary and fantastical style of Tintoretto, who uses light to convey the desired appearance of reality.
Grazie Emilia
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